Mery Lucana – Figli e bambini
Dovremmo far sì che i nostri figli abbiano bisogno di darci la mano per seguirci. Ma anche noi, dovremmo cercare di capire, dove loro vorrebbero che noi li conducessimo.
Dovremmo far sì che i nostri figli abbiano bisogno di darci la mano per seguirci. Ma anche noi, dovremmo cercare di capire, dove loro vorrebbero che noi li conducessimo.
Chi meglio di un bambino può insegnare agli adulti la gioia di vivere, essendo se stessi, nella propria semplicità?
Un’adolescenza mancata, e da un giorno all’altro si ritrovò nel mondo degli adulti senza esserlo e senza gli strumenti per poterlo essere.
Io ti amerò sempre, che tu sia un combattente, un guerriero, un soldato o un uomo neutrale che ama la pace. Che tu ti faccia rondine o falco, piccolo o grande, uomo o donna. Il mio amore per te non avrà mai fine, perché tu, hai il diritto di essere libero di scegliere di diventare quel che vuoi.
I genitori devono essere esempio d’amore per i figli, con i loro comportamenti, giorno dopo giorno, devono trasmettere, fin dai primi giorni di vita del figlio tutti quegli elementi positivi che gli consentiranno di crescere serenamente e con saldi principi morali. La mamma e il papà testimonieranno con i loro comportamenti, comprensione, rispetto, attenzione, ascolto, condivisione, trasmettendo così il vero senso dell’amore. Purtroppo, quando nella coppia l’amore è malato, mancano l’armonia, la considerazione, il rispetto, la stima, la comprensione, la tolleranza, l’attenzione. I figli crescendo in un ambiente poco sereno e accogliente, non appagheranno il loro bisogno d’amore e il messaggio negativo che riceveranno dai genitori non favorirà il loro armonioso sviluppo emotivo. In queste condizioni poco favorevoli alla formazione dei figli, essendo decaduto il ruolo di genitori guida ed esempio di vita, il vero senso dell’amore non potrà essere trasmesso.
Ci sono parole universali, che hanno sempre un certo effetto su di noi, chiunque venga al mondo, in qualsiasi lingua del mondo, prima o poi pronuncerà’, sono “mamma” e “papa”.
Conosciamo, fin dai primi istanti della nostra vita, il dolore, quello di una madre. Viviamo perpetuando tale dolore, scordandoci però, che siamo stati concepiti durante il massimo piacere altrui.