Meryem El Majdoub – Stati d’Animo
Tu temi di amare per paura di soffrire? Ne deduco che temi di vivere per paura di morire?
Tu temi di amare per paura di soffrire? Ne deduco che temi di vivere per paura di morire?
Quello che nasce nel cuore, non può morire nella ragione.
Voglio avere anch’io un sogno da realizzare. Voglio avere anch’io qualcuno da prendere per mano e dirgli: “Ehi… mi sei mancato”! Voglio avere anch’io quella voglia di alzarmi al mattino perché quello che devo fare non sono solo doveri, ma dei veri piaceri mi attendono. Voglio una vita semplice e dignitosa. Voglio quell’abbraccio che allo spegnersi del giorno mi scalda e mi accende la pelle, voglio il fuoco che mi brucia l’anima ma d’amore non di dolore.
Le persone pensano che cambiare il posto implichi un cambiamento, ma le cose non cambiano cosi facilmente. Anche se cambia il luogo, alla fine chi è con te, è sempre il vecchio te stesso.
Ma quando ti viene quella voglia pazzesca di piangere, che proprio ti strizza tutto, che non la riesci a fermare, allora non c’è verso di spiccicare una sola parola, non esce più niente, ti torna tutto indietro, tutto dentro, ingoiato da quei dannati singhiozzi, naufragato nel silenzio di quelle stupide lacrime. Maledizione. Con tutto quello che uno vorrebbe dire… e invece niente, non esce fuori niente. Si può essere fatti peggio di così?
È inutile illudersi, perso l’attimo niente è più uguale, la gente torna ma le cose non ritornano com’erano, la gente torna ma non si può tornare indietro per ripartire da un momento che è ormai svanito nel tempo.
E quando ti senti solo come un fiore nel deserto, non mollare, che prima o poi arriva la pioggia per dissetarti.