Michael Connelly – Libri
Felice l’uomo che trova rifugio in se stesso.
Felice l’uomo che trova rifugio in se stesso.
Il signor Krempe era un ometto grasso, dalla voce aspra e l’aspetto ripugnante; il maestro dunque non mi predisponeva a favore della dottrina. Inoltre disprezzavo gli scopi della filosofia naturale moderna. Una cosa era quando i maestri della scienza miravano all’immortalità e al potere; tali intendimenti, per quanto folli, erano grandiosi; ma ora l’ambizione del ricercatore sembrava limitarsi all’annientamento di quei miraggi sui quali principalmente si fondava il mio interesse per la scienza: mi si richiedeva di scambiare chimere di sconfinata grandezza con realtà di poco valore.
Eccola, davanti ai suoi occhi: la prova del suo tradimento, del suo fallimento, l’essere più affascinante che avesse mai visto.
Iniziai a scrivere, senza pause, scrissi forsennatamente, divenne un’ossessione. Quando smisi di scrivere avevo narrato tutto me stesso, ero libero finalmente, ma mi sentivo anche vuoto, la mia storia non era più soltanto la mia, allora scrissi il miglior finale mai scritto, scrissi del tramonto della mia vita, scrissi della mia morte.
Siete proprio sicuri che dopo aver letto un buon libro, siate sempre gli stessi?
I libri sono bocche da sfamare con l’inchiostro dell’anima.
Quel senso perfetto di totalità la commosse nel profondo.