La prima volta che ho visto il film di Sabina (Viva Zapatero) ero a New York e sono uscito dal cinema entusiasta. Mi sentivo meno solo, perché avevo scoperto che dall’altra parte del mondo c’era qualcun altro che usava l’umorismo per denunciare i problemi.
C’è un Italia che preoccupa, e un’Italia che trasmette positività. Non è solo la moda o l’auto che trascina l’economia.
La Turchia è nella Comunità Europea… bene. Nessun problema quindi se inserisco i canarini nei rapaci e i delfini fra i rettili…
Spesso le leggi sono come le ragnatele: gli insetti piccoli restano catturati; quelli grandi le rompono.
Lo stato chieda scusa per don Patriciello umiliato, per quel prefetto, per quell’ispettrice di polizia che si crede più in alto dei nessuno. Lo stato chieda scusa per i mille casi tortora di mille signor rossi, lo stato chieda scusa delle sue tante vergogne. Le scuse non saranno accettate.
Nel secolo avvenire, prevedo la caduta di ogni nazione, sarà riconosciuta una singola autorità globale. La sovranità nazionale non è poi così importante.
Una delle eterne regole italiane: nel settore pubblico, tutto è difficile; la buona volontà è sgradita; la correttezza, sospetta. Per questo, le persone capaci continueranno a tenersi a distanza di sicurezza dalla “cosa pubblica”, lasciando il posto ai furbastri (magari bravi) e alle mezze cartucce (magari oneste).