Michel Eyquem de Montaigne – Arte
Il mio mestiere e la mia arte è vivere.
Il mio mestiere e la mia arte è vivere.
Lo scrivere rappresenta un mezzo di trasporto, permette al pensiero di fondersi con le lettere e dona la sublime possibilità di far emergere il profondo.
L’ingegneria non è l’arte di costruire. È invece l’arte di non costruire: cioè, è l’arte di fare bene con un dollaro quello che un qualunque pasticcione potrebbe fare con due.
Spesso un’idea è simile ad una barca che ondeggia nel mare dei pensieri ma se essa saprà seguire la scia dell’ispirazione attraccherà al porto dell’Arte.
Un soggetto che è bellissimo in se stesso non ha nessuna suggestione per l’artista. Manca d’imperfezione.
La fotografia è il riconoscimento simultaneo, in una frazione di secondo, del significato di un…
Ecco l’angoscia umana in cui lo spettatore dovrà trovarsi uscendo dal nostro teatro. Egli sarà scosso e sconvolto dal dinamismo interno dello spettacolo che si svolgerà sotto i suoi occhi. E tale dinamismo sarà in diretta relazione con le angosce e le preoccupazioni di tutta la sua vita. Tale è la fatalità che noi evochiamo, e lo spettacolo sarà questa stessa fatalità. L’illusione che cerchiamo di suscitare non si fonderà sulla maggiore o minore verosimiglianza dell’azione, ma sulla forza comunicativa e la realtà di questa azione. Ogni spettacolo diventerà in questo modo una sorta di avvenimento. Bisogna che lo spettatore abbia la sensazione che davanti a lui si rappresenta una scena della sua stessa esistenza, una scena veramente capitale. Chiediamo insomma al nostro pubblico un’adesione intima e profonda. La discrezione non fa per noi. Ad ogni allestimento di spettacolo è per noi in gioco una partita grave. Se non saremo decisi a portare fino alle ultime conseguenze i nostri principi, penseremo che non varrà la pena di giocare la partita. Lo spettatore che viene da noi saprà di venire a sottoporsi ad una vera e propria operazione, dove non solo è in gioco il suo spirito, ma i suoi sensi e la sua carne. Se non fossimo persuasi di colpirlo il più gravemente possibile, ci riterremmo impari al nostro compito più assoluto.Egli deve essere ben convinto che siamo capaci di farlo gridare.