Michel Eyquem de Montaigne – Religione
Dopotutto significa dare un bel peso alle proprie opinioni se per esse si fa cuocere vivo un uomo.
Dopotutto significa dare un bel peso alle proprie opinioni se per esse si fa cuocere vivo un uomo.
Chi insegnerà agli uomini a morire, insegnerà loro a vivere.
La vita è una momentanea progettualità del caso per volere di Dio.
Qui sta l’immensa differenza tra la magia e la religione: la magia vuole costringere, la vera religione conta invece sul fervore e l’amore.
Il paganesimo greco, religione potente e vitale, comincia dalla sibilla e finisce con la strega. La prima, vergine bella e luminosa, lo cullò circondandolo d’una magica aureola. Più tardi, deluso, malato, nelle tenebre medievali, per deserti e boschi, la strega lo protesse e, pietosamente, gli diede il nutrimento che lo tenne in vita. Così, per le religioni, la donna è madre, custode amorosa e nutrice fidata. Gli stessi dèi, come gli uomini, nascono e muoiono sul suo grembo.
Ho conosciuto atei che vivevano la loro vita praticando i valori del Vangelo e ho conosciuto praticanti che penso che l’unica cosa del Vangelo che conoscano, è il nome.
Per prendersi le code ai gatti, ne manda parecchia di gente all’inferno. Chi di canna ferisce, di canna perisce e magari va a fare compagnia al cane di Hitler.