Michela Strega – Desiderio
Vorrei che quando guardi altri occhi, ti accorgessi che sono i miei quelli che cerchi.
Vorrei che quando guardi altri occhi, ti accorgessi che sono i miei quelli che cerchi.
Il vero ardore non è fuoco che avvampa ma una fiamma che non si spegne mai, che scalda ma non divora.
Vorrei fossi tu la persona che ascolterà il mio ultimo battito, vorrei fossi tu l’ultima immagine riflessa nei miei occhi, quando si chiuderanno. Vorrei fossi tu destinataria dell’ultimo mio respiro.
Qualcosa che appartiene a te induce ancora qui, vorrei che non fosse cosi, vorrei che fosse presenza.
Non voglio guardarti, voglio toccarti ed immaginarti, conoscerti con il solo tocco delle mani, sentire il guizzo dei tuoi muscoli al passaggio delle mie carezze. Occhi chiusi, labbra dischiuse, m’imprimo nella mente il sapore della tua pelle. Il tuo sapore. E lo ritroverò dentro di me nella solitudine.
Le persone si dicono amiche finche gli servi, poi diventano conoscenti.
Se a volte succede di perdersi già dentro ad una fotografia, mi chiedo che potrebbe succedere guardandosi negli occhi.
Il vero ardore non è fuoco che avvampa ma una fiamma che non si spegne mai, che scalda ma non divora.
Vorrei fossi tu la persona che ascolterà il mio ultimo battito, vorrei fossi tu l’ultima immagine riflessa nei miei occhi, quando si chiuderanno. Vorrei fossi tu destinataria dell’ultimo mio respiro.
Qualcosa che appartiene a te induce ancora qui, vorrei che non fosse cosi, vorrei che fosse presenza.
Non voglio guardarti, voglio toccarti ed immaginarti, conoscerti con il solo tocco delle mani, sentire il guizzo dei tuoi muscoli al passaggio delle mie carezze. Occhi chiusi, labbra dischiuse, m’imprimo nella mente il sapore della tua pelle. Il tuo sapore. E lo ritroverò dentro di me nella solitudine.
Le persone si dicono amiche finche gli servi, poi diventano conoscenti.
Se a volte succede di perdersi già dentro ad una fotografia, mi chiedo che potrebbe succedere guardandosi negli occhi.
Il vero ardore non è fuoco che avvampa ma una fiamma che non si spegne mai, che scalda ma non divora.
Vorrei fossi tu la persona che ascolterà il mio ultimo battito, vorrei fossi tu l’ultima immagine riflessa nei miei occhi, quando si chiuderanno. Vorrei fossi tu destinataria dell’ultimo mio respiro.
Qualcosa che appartiene a te induce ancora qui, vorrei che non fosse cosi, vorrei che fosse presenza.
Non voglio guardarti, voglio toccarti ed immaginarti, conoscerti con il solo tocco delle mani, sentire il guizzo dei tuoi muscoli al passaggio delle mie carezze. Occhi chiusi, labbra dischiuse, m’imprimo nella mente il sapore della tua pelle. Il tuo sapore. E lo ritroverò dentro di me nella solitudine.
Le persone si dicono amiche finche gli servi, poi diventano conoscenti.
Se a volte succede di perdersi già dentro ad una fotografia, mi chiedo che potrebbe succedere guardandosi negli occhi.