Michela Strega – Stati d’Animo
Mi illudo ancora perché è più facile morire felice che agonizzare vivendo la realtà.
Mi illudo ancora perché è più facile morire felice che agonizzare vivendo la realtà.
Lascerò che i miei pensieri mi accompagnino nei meandri di questa notte priva di stelle.
Ecco il pianto il disperato bisogno, la paura; ecco la gioia la certezza, la verità, dare e avere è una bilancia della vita: ti rafforza, ti sminuisce, ti conquista, ti perde. Un’andare e venire, un alto un basso. Facce, solo facce della vita. Guarda dentro di te qual è la tua faccia in questa vita, non ridurti solo ad un pugno di cenere che si perde nell’oceano della presunzione di aver dato non gratificazione alcuna nel donare ma una sola faccia: quella dell’amore disinteressato.
Attonita assisto al “non” noi.
Quando più risucchia, tanto libro e quanto più plano, allora, sprofondo; se fossi acqua di lago, con la sua calma, fluirei, ma in sorte ho la lava del vulcano e ribollo nella mia fucina, aggrovigliando i nervi anche alle caviglie tremanti.
Non sono fredda, è solo che spengo le emozioni quando non mi fido.
I pensieri che riesci a nascondere tra le pieghe del giorno, vengono inevitabilmente a cercarti la notte, quando nel silenzio la mente fa capriole tra la tua paura di soffrire e il coraggio di raggiungere la felicità.