Michela Strega – Stati d’Animo
Mi disse non ci perderemo mai, mentre stava andando via senza nemmeno dirmi Addio.
Mi disse non ci perderemo mai, mentre stava andando via senza nemmeno dirmi Addio.
Vorrei poterti odiare tanto quanto il male che mi fai, vorrei poterti restituire un po’ di questo dolore giusto per essere pari.
La mia fragilità si è affacciata alla consapevolezza quando ho compreso di essere una persona variabile. Per anni ho vissuto sentendomi unico, insostituibile e non fraintendibile. Eppure ho incontrato una moltitudine di soggetti in grado di idealizzare la mia figura al punto di stravolgerla completamente, reinventandola dalla radice; molti si sono sbagliati, così, ad ogni mia parola, potevo vedere un attacco diretto alla persona che loro vedevano in me.La mia fragilità più grande è proprio questa: essere inesistente per come sono per me agli occhi di chi mi circonda. Perché io vivo con ogni cellula delle mie membra, eppure sofferenze e gioie possono non arrivare agli occhi degli altri, così come le mie parole rischiano di mutare durante il tragitto.
Buona parte della gente ama i sorrisi facili, la vita comoda e si circondano di materialismo come se avessimo bisogno solo di questo. Ricordiamoci che siamo “carne e cuore”, “fiato e pelle”, “baci e abbracci”, “anima e vita”. Non scegliamo le persone come se fossero un “articolo” ma per quello che ci trasmettono anche con un semplice gesto, magari è proprio quello che ci renderà felici.
Gli scrupoli temono la luce e il rumore, ecco perché vengono a visitarmi di notte.
Il mio “no” è l’ottava nota di una scala appesa, posto un gradino prima del rifiuto degli altri.
A volte è cosi che vorrei stare, nascosta senza essere vista, per poter osservare il mondo che mi circonda.