Michela Strega – Vita
Un giorno dovremmo dar conto a qualcuno della nostra vita: alla coscienza.
Un giorno dovremmo dar conto a qualcuno della nostra vita: alla coscienza.
Il disegno della vita è una dimensione che va oltre la capacità di comprensione. Può sembrare ingiusto, giusto, ma non è detto che non disegni la realtà che chiamo “conformità disarmante” di un percorso o cammino che per forza maggiore scegli o scegliamo. Il disegno della vita, completa e marca solitarie dimensioni che hanno trame sconosciute, sfaccettate in continua evoluzione. Hanno possibilità, personalità, profondità, hanno occasioni prese al volo ma che puntualmente luoghi comuni azzerano.
Chi soffre vive la vita peggiore e spesso ha come unica speranza il “passare a miglior vita”.
Disegniamo il percorso della nostra vita con la matita della passione. Non percorriamo la strada con le regole che il mondo ci impone.
Anche nelle favole, ad un certo punto qualcuno piange.
I colori, i suoni, gli sguardi raccontano il nostro tragitto. Un colore mi può incantare, uno sguardo mi può innamorare, un sorriso mi fa sperare.
Parentela: gruppo di persone che nascono, crescono, si sopportano, si subiscono, senza mai essersi scelti in nome di un ipotetico gruppo sanguigno con annesso DNA.