Michelangelo Da Pisa – Desiderio
Non credo sia timidezza, sai? Quando la tua pelle è a portata di bacio, vocali e consonanti si aggrovigliano irrimediabilmente in gola ed esplodono nei miei occhi, in miriadi di scintille di desiderio.
Non credo sia timidezza, sai? Quando la tua pelle è a portata di bacio, vocali e consonanti si aggrovigliano irrimediabilmente in gola ed esplodono nei miei occhi, in miriadi di scintille di desiderio.
Il tragitto è composto da passi. Ognuno ha la medesima importanza del precedente e del successivo. Singolarmente sono prossimi al nulla, in sequenza profumano di meta.
Il desiderio piccolo, quando si avvera dona una piccola soddisfazione, il desiderio grande, arde, fiammeggia e, di volta in volta, si spegne nella cenere, lasciando molto fumo.
Il mio sentimento è prima di tutto educato; vedendo la ragione in piedi, stanca e traballante, si alzò e le cedette il posto.
Non m’importa di ieri se oggi e tutti i domani che respireremo ci coglieranno storditi…
Non è una colpa desiderare un attimo di pace lungo quel filo di orizzonte, al tramonto, quando il sole s’incendia di passione, aspettando invano la sua amata luna.
Voglio poterti toccare le mani… senza avere una ragione valida.