Michelangelo Da Pisa – Libri
Scrivere mi ha reso ricchissimo, senza soldi, ma ricchissimo.
Scrivere mi ha reso ricchissimo, senza soldi, ma ricchissimo.
Ma quando è la memoria a perdere qualche cosa, come avviene allorché dimentichiamo e cerchiamo di ricordare, dove mai cerchiamo, se non nella stessa memoria? Ed è lì che se per caso ci si presenta una cosa diversa, la respingiamo, finché capita quella che cerchiamo. E quando capita diciamo: “è questa”, né diremmo così senza riconoscerla, né la riconosceremmo senza ricordarla.
Siamo pronti a perorare, dal divano del salotto, cause lontane geograficamente, storicamente, culturalmente, ma quando il vicino bussa per chiedere del sale non apriamo nemmeno la porta. Sarà perché l’impossibile è molto più comodo del probabile.
Nei canili e nelle librerie ho la certezza di trovare degli ottimi compagni di viaggio.
Per essere veramente e utilmente creativi bisogna avere un progetto valido, o meglio ancora più progetti da condividere con la creatività dell’intera umanità, viceversa non saremo in grado che di compiere banali, stupide e mediocri imprese creative, come quelle ad esempio di scrivere dei libri insulsi che non serviranno minimamente allo sviluppo della specie e della sua felicità.
L’amico fu colpito dal vedere ricorrere i tratti dimenticati di un passato apparentemente senza nubi, e come allora fu spaventato dall’abisso di solitudine e di tormento interiore che si apriva improvvisamente nella vita di Veraguth. Quello era senza dubbio il segreto a cui Johann aveva accennato di tanto in tanto e che egli aveva sospettato si nascondesse nell’animo dei grandi artisti. Da lì, dunque, quell’uomo traeva l’impulso misterioso e insaziabile a creare, a cogliere e dominare il mondo ogni volta in modo nuovo con i propri sensi. Da lì proveniva anche quella strana tristezza che spesso si impadronisce di chi osserva le grandi opere d’arte.
Mi rifugio nella musica perché mi protegge dal rumore di fondo, dal frastuono che ho dentro.