Michelangelo Da Pisa – Poesia
Forse ci sarebbe più bisogno di poesia incastonata in un gesto che in delle parole.
Forse ci sarebbe più bisogno di poesia incastonata in un gesto che in delle parole.
La poesia non è fatta di queste lettere che pianto come chiodi, ma del bianco che resta sulla carta.
Non credo ai ritorni, l’unica mia religione è la presenza, la mia fede è il…
Preferisco che la mia poesia venga sepolta in periferia, che vederla come osceno compromesso, tra miseria e perbenismo. Preferisco che mi ascolti un solo orecchio stanco, che centomila orecchie avide pronte ad usurparne passione, preferisco l’ardore del rivoltoso, che la scienza occulta del potere. La periferia è l’intera poesia, l’aristocrazia e il privilegio solo la maschera.
I poeti son vecchi signori che mangian le stelle distesi sui prati delle loro ville. E s’inventano zingare e more per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore.
Per strada, capo chino verso l’asfalto. Lo alzo, osservo una moltitudine di solitudini vaganti. Occhi che si incrociano, ma non si scrutano. Esistenze che si sfiorano, ma non comunicano. Mondi che ruotano attorno lo stesso centro, ma non si attraggono. Per strada, capo chino, rientro in me.
Che differenza c’è tra poesia e prosa? La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po’.