Michelangelo Da Pisa – Poesia
Quando non comprendono ciò che scrivo, ho certezza di quel che provo.
Quando non comprendono ciò che scrivo, ho certezza di quel che provo.
L’importanza di una parola non è proporzionale alla sua lunghezza. A me, ad esempio, due banali monosillabi, sì e no, mi hanno stravolto l’esistenza mentre “Particolareggiatissimamente” o “esofagodermatodigiunoplastica” mi hanno tutt’al più slogato la lingua.
La più comune miseria di un uomo è dimenticare da dove è partito, una volta raggiunta la destinazione.
La bellezza nel leggere una poesia è poter emozionarsi, la bellezza nello scriverla è poter emozionare.
Ho un debole per le persone che hanno cicatrici nascoste dietro un sorriso, per chi…
Perché scrivo…Scrivere, per me, è aprire i cassetti della memoria, dove ho riposto tante cose, nonostante la mia giovinezza… Scrivere mi fa molto spesso fuggire da questo mondo crudele e caotico senza morire… Un mondo troppo materialista, fatto di apparenza ed esteriorità, in cui si è, soltanto se si ha qualcosa… Un mondo indifferente ed egoista che non da più speranze e futuro a noi giovani… Un mondo che non ha nessun rispetto né per gli anziani, né per la salute, né per la natura. E, prima di finire, faccio mie le parole di Luca de Pieri: “Sono giovane e pieno di entusiasmo e scrivere per me è un modo per fare uscire le emozioni e le sensazioni che ho dentro; per questo motivo mi definisco più un paroliere che un poeta…”
Dio ha creato l’uomo il sesto giorno. Visti i risultati, evidentemente era già con la…