Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Le parole sono ritardatarie croniche; si presentano perfette, eleganti, sull’uscio della gola quando la festa è ormai finita.
Le parole sono ritardatarie croniche; si presentano perfette, eleganti, sull’uscio della gola quando la festa è ormai finita.
Tu non ci sei, forse non ci sarai più, eppure vivi nei miei occhi, nella mia anima, scorri nel midollo, ti sento nel profumo delle cose, negli oggetti che abbiamo condiviso, Tu non ci sei per gli altri, che non possono vederti col cuore, io invece ti vedo e non con gli occhi ma con l’anima.
Pensare è la più sadica forma di autolesionismo.
Sono tante le cose che vorrei dire, ma mi limito ad un vaffanculo.
Non si può scrivere la perfezione di un’emozione, solo sentirla.
Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto.
Occorre investire se stessi per quello in cui si crede, in ciò che si tenta di realizzare, senza risparmio di energie mentali, dare un senso ai battiti del cuore, far sì che nella flora della propria esistenza la passione sia una pianta sempreverde. A quel punto l’epilogo diverrà semplicemente una trascurabile sfumatura.