Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Ho milioni di istanti sottopelle in attesa di essere rianimati da una melodia, una foto, un odore. Ibernati sotto strati di quotidianità, uragani latenti in deserti silenti.
Ho milioni di istanti sottopelle in attesa di essere rianimati da una melodia, una foto, un odore. Ibernati sotto strati di quotidianità, uragani latenti in deserti silenti.
Sulle sponde di quel lago dalle acque colore cenere, somigliante più ad una palude fangosa infestata da vegetazione parassitaria ormai decadente, sotto un cielo plumbeo e nella desolazione più totale.C’era comunque tutto ciò di cui avevo veramente bisogno… c’eri te, con i tuoi sorrisi ed i tuoi baci.
Sto bene dove sto, perché in fondo sto bene dove voglio essere in ogni momento in cui decido di stare. E poi voi, ipocriti, a giudicare dove stazionano tutti.
Sorridere spensierata, giocare in un prato fiorito con colori d’arcobaleno, sorridere e mai più piangere, ma non sorrido, non gioco, e non mi sento più bambina dentro, cosa c’è che non va? Credevo di vivere per sempre la bambina in me, Ho forse smesso di sognare? O forse ho perso la voglia di credere? Non so, vorrei, vorrei solo ritrovare quel sorriso che per caso si è perso, e per un attimo sorridere proprio come quando ero bambina in un prato colorato adesso buio!
Quando un opossum viene attaccato da un predatore, sulle prime lo minaccia grugnendo e mostrando i denti. Se queste tecniche non dovessero avere successo, passa al piano b e finge di esser morto. Ciò lo rende poco appetibile agli occhi del predatore. Bene, questo marsupiale ci insegna che quando ci rompono i coglioni, reagire può essere una scelta controproducente, mentre vestirsi d’indifferenza può risultare l’opzione vincente. Non importa che tu sia umano od opossum, nulla brucia di più di un’azione alla quale segue una mancata reazione.
E mi domando come posso fare a chiamare passato, ciò che è ancora presente.
Odio la gente che ti fa soffrire coscientemente.