Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Un’emozione non condivisa è spoglia di ogni logica razionale e irrazionale, sarebbe come suonare la melodia perfetta davanti a un pubblico di sordi.
Un’emozione non condivisa è spoglia di ogni logica razionale e irrazionale, sarebbe come suonare la melodia perfetta davanti a un pubblico di sordi.
Per quanto spaziosa possa essere una vita, occorre ciclicamente scegliere come riempirla e di cosa svuotarla.Al limite della capienza realizzi che il superfluo è solo peso e volume, impedimento alla chiusura della valigia. Ogni viaggio è una scelta, sono richieste delle rinunce, è questo il prezzo delle scoperte.
Buongiorno mondo innamorato, deluso, sorridente, strappato che tra mare e montagne custodisci i sogni e coltivi speranze.
L’innamorato è un sentimentale seriale che lascia impercettibili indizi nella speranza di essere catturato, perché l’amore è il suo delitto imperfetto.
Sognare certe volte fa davvero male… ti rovina la vita e la realtà, ti influenza nelle scelte da fare, certe volte ti illude anche… o è solo un modo che ti dice destino su cosa fare nella vita? Tentare e riprovare ancora una volta con eventualità di ricadere oppure vivere come fan tutti a occhi chiusi? Quale la scelta migliore da prendere?
Aspettare chi? Cosa? Qualcuno che non arriverà mai, qualcosa che non accadrà mai? L’attesa a lungo andare ti fa perdere le migliori occasioni che potranno renderti davvero felice.
Io difficilmente sogno, cioè, quando mi sveglio, difficilmente ricordo quello che ho sognato.Ma l’altra notte era una notte magica.Nel sonno affondavo i piedi nudi nella sabbia, in una spiaggia lontana, sul bagnasciuga, la sottile linea del fronte che delinea gli spazi tra sogno e realtà. Non capivo se ero solo, ma credo di no. Di certo era sera, quasi al tramonto. Il sole discretamente tendeva all’arancione e i suoi raggi accarezzavano docilmente la pelle, la risacca suonava una cullante melodia, ipnotica, rilassante fino a provocare un leggero dolore nell’ascoltarla, una malinconia data dalla serialità del suo andare e venire, su e giù, flebile colonna sonora dell’anima.Forse ero solo, forse no, non ricordo bene. Pareva ci fosse qualcuno a tenermi per mano, camminando al mio fianco, dolcemente, una discreta e bianca presenza.Ma sapete come funzionano i sogni, spesso non si focalizzano i visi e le situazioni. Rimangono dei frammenti, dei piccoli pezzi di puzzle da assemblare al risveglio.Questo succede quando si ha un risveglio naturale, mite, graduale.Alle ore tre e venticinque vivevo in quel sogno. Ovattato, calmo, docile, forse innamorato dell’Angelo che camminava insieme a me e divideva la sua mano con la mia. Una felicità dimenticata quanto inaspettata.Appunto.Possibile che le porte del paradiso si possano spalancare anche per un diavolo come il minchione qui presente!