Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Non temo il dolore quanto il divenire insensibile ad esso.
Non temo il dolore quanto il divenire insensibile ad esso.
Mi sono sentita cadere a pezzi anch’io. Ho sentito il vuoto che mi divorava. E come molti ho finto di star bene. Ho finto a lungo, dicendomi: “Passerà”! Si ascolta un silenzio che spaventa in quei momenti, anche quando sei nella fossa tra milioni di voci e di rumori l’unica cosa che senti è il tuo silenzio. Sarebbe meglio gridare in quei momenti, a costo di passare da pazzi. Sarebbe meglio smettere di fingere e dire: “Sto male”! Sarebbe meglio non chiudersi mascherando dietro sorrisi e falsi “Va tutto bene” il nostro dolore, ma avere il coraggio di dire: “Non ce la faccio da solo”!
Non è mica sempre vero che sbagliando s’impara. Si migliora a scrivere, a leggere, a svolgere un lavoro, ma sui sentimenti, beh qui è tutta un’altra cosa. Una persona sensibile pagherà sempre la sua disponibilità, una persona buona sarà sempre preda di esseri senza scrupoli che se ne approfitteranno. Una persona che ha un cuore grande sarà condannata a soffrire, sempre.
Siamo nati per amare ed essere amati, tutte le volte che rinunciamo a questo sentimento condanniamo a morte il nostro prossimo!
E dopo l’ultima lavatrice, programma “delicati”, detersivo profumato, smacchiatore, ammorbidente quanto basta, mi auguro che domani ci sia il sole, che le macchie siano andate via e il colore non sia sbiadito! Mi dispiacerebbe se il mio cuore perdesse quel suo colore vivace, caldo, quel suo inconfondibile profumo di buono, e se qualche fibra si fosse infeltrita, ma, tant’è, nel gioco delle parti qualcosa si mantiene ma qualcosa è inesorabilmente destinata a degradarsi.
La stanchezza più sfiancante è quella della mente. Chiude le porte alla comprensione, al perdono e alla fiducia, ma soprattutto al sentimento.
Io ho visto la pioggia cadere su di me, altri hanno visto solo le nuvole in lontananza.