Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Capo chino, sentieri di china, d’una candela il lume, d’una vita le lame, sguardo schivo, scrivo.
Capo chino, sentieri di china, d’una candela il lume, d’una vita le lame, sguardo schivo, scrivo.
Ho il cuore stropicciato, ci vorrebbe una stiratura divina.
Gli scatoloni sono sempre un gran da fare: uccidono i ricordi e ti costringono ad accettare il cambiamento.
Lo sguardo che repentino si adagia sulle labbra, preludio del primo bacio o dell’ennesimo rimpianto. È in quel preciso frammento di tempo, al confine tra l’osare e il desistere, che la mente dovrebbe avere il buon senso di tacere per dar voce alla pelle.
Ci sono due stati d’animo essenziali sui quali impiegammo il nostro tempo e ricerca: serenità e felicità, io personalmente ho sostituito queste due illusioni con una sola parola: vivere.
La notte accende l’immaginazione che spesso il giorno non distingue.
Ho perso tante volte la voglia di ricominciare. Ho ascoltato milioni di voci dimenticandomi della mia. Ho pensato a troppe persone dimenticandomi di me. Ho amato senza tregua e senza risparmiarmi mai senza avere niente in cambio. Ho ascoltato, capito ed aiutato gli altri dimenticandomi di me. Adesso basta! Adesso ascolto me, faccio quello che sento. Non mi fermo più per fare un piacere agli altri, anch’io ho il diritto di vivere e di godermi ciò che mi rende felice.