Michelangelo Da Pisa – Tempi Moderni
Il male peggiore di questa società è andare così di corsa da non avere il tempo di aspettare che i bambini finiscano di giocare.
Il male peggiore di questa società è andare così di corsa da non avere il tempo di aspettare che i bambini finiscano di giocare.
La fine del mondo? O c’è o non c’è, mal comune e mezzo gaudio! Tanto, la fine del mondo la stiamo già vivendo, creata dalla logica del potere che ha ristabilito plebe, vassalli, valvassini e valvassori, feudi e feudatari, conti che detengono terre e servi assoggettati e soverchiati che vi lavorano i cui profitti sono ripartiti “cinque parti e una parte” come diceva mio nonno che ha vissuto la guerra.
Quando un opossum viene attaccato da un predatore, sulle prime lo minaccia grugnendo e mostrando i denti. Se queste tecniche non dovessero avere successo, passa al piano b e finge di esser morto. Ciò lo rende poco appetibile agli occhi del predatore. Bene, questo marsupiale ci insegna che quando ci rompono i coglioni, reagire può essere una scelta controproducente, mentre vestirsi d’indifferenza può risultare l’opzione vincente. Non importa che tu sia umano od opossum, nulla brucia di più di un’azione alla quale segue una mancata reazione.
La felicità è impegnativa quanto la ricchezza, tutti la perseguono, ma chi la conquista vive nel quotidiano timore di perderla. Giunti alla meta si perde la tonicità emotiva e quella rabbia positiva che davano respiro alla speranza. In porto si getta l’ancora, finendo per dimenticare le emozioni del vento in faccia.
Quattro occhi che condividono lacrime sono molto più intimi di due corpi che dividono un letto.
Diciamoci la verità, l’estate è la stagione che preferiamo perché ci denuda la ragione ancor prima che la pelle, ci libera dal pensiero attivo, inutile orpello a ferragosto; un mojito e qualche sorriso per il fotografo e chi se ne fotte del resto, poi si vedrà, perché l’inverno, con i suoi lunghi silenzi, ci obbliga troppo spesso a dialogare con noi stessi, ci sbatte in faccia la verità con poca grazia, così come la tramontana fa con le persiane.
Amore, come libertà oramai sono parole sporcate, necessitano di rivoluzione.