Michelangelo Da Pisa – Tristezza
Il dolore andrebbe intimamente metabolizzato, non esibito in cerca di compassionevole elemosina.
Il dolore andrebbe intimamente metabolizzato, non esibito in cerca di compassionevole elemosina.
Che delusione certa gente! Pronta a puntare il dito e infangare gratuitamente la vita altrui, solo per avere un momento di gloria. Che tristezza, solo e nient’altro che assoluta tristezza; piaghe che irrompono nel mio cuore, mentre incredula mi accingo a Guardare tanta ipocrisia, tanta cattiveria, in tutti i gesti, in tutte le parole! Perché poi; solo per sentirsi migliori e superiore di fonte ad altri come loro. Che tristezza. Purtroppo, le delusioni si superano, la tristezza passa, ma la cattiveria gratuita torna. Torna indietro, con il tempo “ma torna”. (Sempre)!
Perché chi non ha i denti ha tanto pane e chi ha i denti il pane non ce l’ha?
Scrivere è un urlo silenzioso, un riservato egocentrismo, una timida vanità.
Ci vuole più tempo per rendersi conto di amare qualcuno che a sostituirlo, ma se riesci in ciò significa che non l’hai mai amato.
La gente è talmente ignorante da non accorgersi che, credendo di ferire gli altri, ferisce poi solo se stessa.
Non sono una macchina da guerra, io ho un cuore, un’anima, dei sentimenti e non ho un tasto off-on.