Michelangelo Da Pisa – Tristezza
Non v’è prigione più angusta di un’ossessione.
Non v’è prigione più angusta di un’ossessione.
Pensieri fedeli come ombre che non t’abbandonano persino allo spegnersi di luci, che bisbigliano il tuo nome in mezzo a centinaia di altre voci.
La fretta sarà anche cattiva consigliera, ma le occasioni migliori le ho perse indugiando su…
Alterno momenti in cui non voglio vedere nessuno ad altri in cui voglio restare solo.
Non puoi neanche immaginare, quanto sia difficile camminare con un coltello piantato nello stomaco, e far finta che sia solamente mal di pancia.
Spesso i miei pensieri volano come un’aquila libera, lasciando poi i sogni nelle mani di questa terribile realtà.
Se persegui un sogno per vent’anni, diviene realtà per usucapione?