Michelangelo Da Pisa – Tristezza
Il dolore è un suggeritore di poesia, ti sporca la pelle per decantare la purezza dell’animo.
Il dolore è un suggeritore di poesia, ti sporca la pelle per decantare la purezza dell’animo.
Capita che i miei pensieri siano tristi, ma la mia anima cerca sempre la luce.
Mi ritrovo nuovamente qui, nella mia casa, che ho lasciato temporaneamente nella mia vita per rincorrere avventure che non mi competono. Avventure riguardanti un sentimento che io provo diversamente dagli altri, dove sono state coinvolte persone che non mi hanno capito, non mi hanno apprezzato, non mi hanno accettato per ciò che sono. Ed ora rieccomi nuovamente qui e come sempre faccio ritorno nella mia casa sicuro che non la abbandonerò mai più. La mia casa è il nulla.
Ho fantasie così stravaganti che vorrei emigrassero dall’immaginario per trovare asilo nel mio quotidiano.
Quando piangi ricordati che c’è stato un tempo in cui il sorriso illuminava il tuo volto. Torna a cercarlo, ma non dietro te; ma solo ed esclusivamente nel nuovo che hai di fronte.
Quel che oggi reputi banale ieri è stata una conquista, l’ovvio esiste solo nelle menti…
Ho la malinconia incastrata nelle costole. Quel genere di malinconia che non ti blocca il respiro perché hai il magone, ma ti indolenzisce le ossa perché parte dallo stomaco. Puoi respirare, ma ogni respiro è uno sforzo, una fitta. Lo sforzo di evitare di piangere, ché tanto sai che sarebbe inutile. Ed immeritato. Perché sono lacrime che non ti meriti tu né tantomeno chi le ha provocate.