Michele Acanfora – Anima
Bisogna nutrirsi di tutto ciò che ci abbellisce interiormente: questo ci appaga più di ogni altra cosa.
Bisogna nutrirsi di tutto ciò che ci abbellisce interiormente: questo ci appaga più di ogni altra cosa.
Vorrei essere come il vento che porta via ogni cosa. Vorrei ondeggiare come i rami…
Accade, è naturale… ci si innamora delle cose non delle persone… l’anima è cosa caduca, è alla condizione di noi che dobbiamo chiedere scusa… siamo tutti costruiti sugli altri… ci si disinnamora anche degli incanti… un peccato grave… espierò nel vento ogni mia pena.
Se sorridi alla tua metà del cielo, anche l’altra ti sorriderà.
L’anima che fa paura… quella di cui non ti fidi se troppo bella quando si…
Era facile riconoscermi: io ero quella che si nascondeva durante i discorsi tra amici, che sorrideva poco e parlava meno. Ero quella che quando mancava, gli altri se ne accorgevano poco. Una gran regista ero: i miei film mentali avrebbero vinto l’oscar. Ma poi ho afferrato la tua mano quando ero piena di perché, quando tremavo senza il calore delle emozioni, quando mi nascondevo, quando scappavo, quando non mi raccontavo. Adesso mi emoziono e piango, anche per la gioia e scrivo, e mi rileggo per sentirlo ancora quel calore.
Entro ed esco dal mio corpo di continuo. Massimizzo le mie giornate cercando di mangiarmi la vita, la sera crollo, mi rendo conto che è lei che sta cibandosi di me.