Michele Acanfora – Solidarietà
L’unico modo per conoscere la luce della nostra anima: è quello di mettersi a disposizione del prossimo.
L’unico modo per conoscere la luce della nostra anima: è quello di mettersi a disposizione del prossimo.
Ci sono posti, dove la nostra anima si sente al sicuro, avvertendo una presenza misteriosa,…
L’esperienza pratica dell’aiuto concreto e diretto, basato sulla semplicità e sulla bontà, rappresenta un ponte di passaggio in una nuova dimensione di luce.
Siate luce agli altri, siate conforto, il vostro amore abbondi e riduca in ombra la diffidenza!
Una persona la si può uccidere in molti modi. Educandola a vivere senza valorizzare la pienezza di un’idea positiva, senza formare la forza e l’umiltà di sacrificarsi per raggiungere un obbiettivo e soprattutto senza insegnarle a riconoscere la dignità di un’anima simile alla tua, da escludere solo perché appartiene ad un credo o ad un’etnia diversa dalla tua. Un colpo di pistola a confronto è un metodo indolore.
Non incatenerò mai la mia anima a pregiudizi del tutto fuori luogo. Non giudicherò mai i passi di chi ha fatto le proprie scelte per le circostanze della vita, perché io da fuori riesco solo a guardare in parte a stenti ciò che vuole mostrare. Non lo farò, non giudicherò… chi conosce le proprie fatiche e difficoltà e non chiede niente a nessuno. Chi ha saputo reagire e affrontare i dispiaceri senza abbattersi e nasconde i propri dolori dietro una facciata scura d’apparenza. Non giudicherò chi ha fatto le sue scelte e ha deciso di non essere parte della mia vita. Chi, caduto nel fango della vergogna (con forza e coraggio), ci ha messo l’anima, il cuore e tutto se stesso per tirare avanti e rialzarsi. Non giudicherò, perché io non sono migliore di lui.
Siamo confinati sopra questa terra, questo ci rende uguali, anche se diversi.