Michele Casaburo – Vita
Definisco la vita ad un treno, lo si aspetta per ore quando poi arriva, ti ferma il controllore e ti dice: “mi dispiace non può salire non ha il biglietto”.
Definisco la vita ad un treno, lo si aspetta per ore quando poi arriva, ti ferma il controllore e ti dice: “mi dispiace non può salire non ha il biglietto”.
Un ricercatore americano molto accreditato ha calcolato che, in media, un essere umano passa quaranta giorni della sua esistenza a cercare oggetti personali che non trova. (…) Io sono decisamente fuori media e quel tempo lì mi serve a malapena per rintracciare le chiavi di casa.
Tutta la mia educazione tende a persuadermi che il mondo della nostra presente coscienza è solo uno fra i tanti mondi di coscienza esistenti.
Il genere umano non odia mai tanto chi fa del male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
Si impara dagli altri che dagli altri non c’è nulla da imparare.
Nascondere la realtà non è altro che un modo di illudersi che essa non esista, ma la realtà non cambia se tu non decidi di cambiarla.
Nella vita non ho lottato per sopravvivere, ma per vivere al meglio. Non ho sognato perché non avevo di meglio da fare, ma per riuscire poi a realizzare quei sogni. Non ho pianto, sbagliato e sofferto perché me lo meritavo, ma perché sono umana. Per fare di tutto questo tesoro e trarne insegnamento, per crescere e maturare. Non ho imparato ad amare per solitudine, ma perché credo ancora in certi sentimenti e in certi valori. Non ho imparato ad ignorare perché ho scelto di essere cattiva, ma perché la vita mi ha insegnato che dove c’è stupidità l’unica parola giusta è “silenzio”.