Michele Casaburo – Vita
Definisco la vita ad un treno, lo si aspetta per ore quando poi arriva, ti ferma il controllore e ti dice: “mi dispiace non può salire non ha il biglietto”.
Definisco la vita ad un treno, lo si aspetta per ore quando poi arriva, ti ferma il controllore e ti dice: “mi dispiace non può salire non ha il biglietto”.
Spesso tralasciamo il vero senso della vita, la vita stessa. Le cose facciamole ora, non domani perché “tanto c’è tempo”. Domani potrebbe essere già troppo tardi.
Hanno ragione a dire che gli occhi sono lo specchio dell’anima, grazie a loro puoi capire quando una persona sta veramente male. Si nasconde una luce all’interno di ogni pupilla che le consente di brillare quando tutto tace, quando non c’è bisogno di parole per descrivere l’emozioni. Quella luce però non è più la stessa quando si inizia a soffrire. È sempre presente ma sembra spenta, le lacrime l’appannano e il cuore la trasforma. Le parole non escono, ma stavolta quello che potrebbero dire non è molto bello. Quella luce sento che si spegne, ogni giorno della mia vita sta perdendo lucentezza ed io come un fiore appassisco.
Non raccogliamo sempre quello che seminiamo. Ma se non seminiamo nulla sicuramente non raccoglieremo nulla.
La vita dell’uomo è un filo di seta sospeso in un gioco di rasoi.
La vita è un romanzo che molti leggono e pochi scrivono.
La vita non è altro che un susseguirsi di scelte giuste e sbagliate volte a creare un difficile e sempre più delicato equilibrio tra il mondo che risiede in noi e il mondo che ci circonda.