Michele Federico Sciacca – Società
Civiltà è avanzamento dell’uomo nel mondo.
Civiltà è avanzamento dell’uomo nel mondo.
Ci sono due realtà sociali distinte: quella superiore in cui l’uomo attinge e quella inferiore e cioè quella creata dall’uomo per l’uomo.
C’è la crisi. Oh ma che strano! Dire che il vostro sistema è a dir poco primitivo è fargli un complimento.
Tranne pochi settori che riusciamo ad approfondire, tutta la nostra cultura è di seconda mano: è difficile o impossibile leggere tutti i grandi romanzi della letteratura universale, tutti i grandi testi mitologici, tutto Hegel e tutto Marx, studiare le fonti della storia romana, russa o americana. La nostra cultura dipende in buona parte dalla qualità di questa seconda mano: ci sono divulgazioni che, pur riducendo e semplificando, trasmettono l’essenziale e altre che falsificano o alterano, magari con presunzione ideologica; i riassunti del vecchio Bignami sono talora più vicini al testo di molte lambiccate interpretazioni psico-pedo-sociologiche.
Se alcuni poeti sono maledetti, la società è stramaledetta.
Perché i giornali scrivono che oggi è il compleanno della repubblica, la repubblica non si festeggia, la si commemora il primo novembre.
Siamo passati dall’ascoltare al sentire, dall’applaudire al fischiare, in comune fra ieri ed oggi resta soltanto il non capire.
Ci sono due realtà sociali distinte: quella superiore in cui l’uomo attinge e quella inferiore e cioè quella creata dall’uomo per l’uomo.
C’è la crisi. Oh ma che strano! Dire che il vostro sistema è a dir poco primitivo è fargli un complimento.
Tranne pochi settori che riusciamo ad approfondire, tutta la nostra cultura è di seconda mano: è difficile o impossibile leggere tutti i grandi romanzi della letteratura universale, tutti i grandi testi mitologici, tutto Hegel e tutto Marx, studiare le fonti della storia romana, russa o americana. La nostra cultura dipende in buona parte dalla qualità di questa seconda mano: ci sono divulgazioni che, pur riducendo e semplificando, trasmettono l’essenziale e altre che falsificano o alterano, magari con presunzione ideologica; i riassunti del vecchio Bignami sono talora più vicini al testo di molte lambiccate interpretazioni psico-pedo-sociologiche.
Se alcuni poeti sono maledetti, la società è stramaledetta.
Perché i giornali scrivono che oggi è il compleanno della repubblica, la repubblica non si festeggia, la si commemora il primo novembre.
Siamo passati dall’ascoltare al sentire, dall’applaudire al fischiare, in comune fra ieri ed oggi resta soltanto il non capire.
Ci sono due realtà sociali distinte: quella superiore in cui l’uomo attinge e quella inferiore e cioè quella creata dall’uomo per l’uomo.
C’è la crisi. Oh ma che strano! Dire che il vostro sistema è a dir poco primitivo è fargli un complimento.
Tranne pochi settori che riusciamo ad approfondire, tutta la nostra cultura è di seconda mano: è difficile o impossibile leggere tutti i grandi romanzi della letteratura universale, tutti i grandi testi mitologici, tutto Hegel e tutto Marx, studiare le fonti della storia romana, russa o americana. La nostra cultura dipende in buona parte dalla qualità di questa seconda mano: ci sono divulgazioni che, pur riducendo e semplificando, trasmettono l’essenziale e altre che falsificano o alterano, magari con presunzione ideologica; i riassunti del vecchio Bignami sono talora più vicini al testo di molte lambiccate interpretazioni psico-pedo-sociologiche.
Se alcuni poeti sono maledetti, la società è stramaledetta.
Perché i giornali scrivono che oggi è il compleanno della repubblica, la repubblica non si festeggia, la si commemora il primo novembre.
Siamo passati dall’ascoltare al sentire, dall’applaudire al fischiare, in comune fra ieri ed oggi resta soltanto il non capire.