Michele Gentile – Felicità
Devo imparare a non confondere un cielo terso con la felicità.
Devo imparare a non confondere un cielo terso con la felicità.
Una decisione, presa con sofferenza, potrà portare alla tranquillità ma difficilmente… alla felicità.
In fin dei conti siamo lettere in viaggio, indelebile inchiostro di cuore su pagine d’eternità.
C’è la felicità dei grandi fuochi ardenti, delle grandi passioni. Essa anela a vette altissime e gode il fascino dell’impensato. Accanto, un po’ più in là, la felicità è raggomitolata nel confortante abbraccio della serenità, una serenità cauta, riposante, silenziosa. L’animo inquieto passeggia ora qua, ora là, e delicatamente sogna. C’è, sotteso nell’inquietudine, il segreto della plenitudine della vita.
L’allegria ha i pennelli adatti per colorare il tuo mondo danzante.
Ci sono periodi in cui hai necessità di ciò che desideri, è proprio vero, a volte la felicità va cercata e non aspettata.
La felicità è un respiro profondo.