Michele Gentile – Religione
Credo in Dio e in tutte le sue maschere.
Credo in Dio e in tutte le sue maschere.
Quei cattolici osservanti non si chiedevano se il lusso delle chiese non insultasse la miseria de poveri.
Il difficile non è morire per la fede, ma vivere per essa.
Ti giudicherò secondo le tue opere e ti domanderò conto di tutte le tue nefandezze. Né s’impietosirà il mio occhio e non avrò compassione, ma ti terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze: saprete allora che sono io, il Signore, colui che colpisce.
Il maestro rappresenta la natura ultima dello spirito, la sua compassione non è limitata dalla distanza. Colui che riconosce questa dimensione del maestro difficilmente proverà attaccamento per la sua forma umana.
Aveva paura del bene, temeva che il giorno non lo riconoscesse. Indossò allora una speranza salutò la notte e prese di petto una carezza. Con tutta la forza urlò al mondo le proprie intenzioni; “sono io, un semplice uomo e vivo!”
Se è Dio ad insultare lo spirito si può autoperdonare?