Ognuno ha la sua visione delle cose, il proprio modo di scrivere, leggere, parlare e ascoltare. Senza pregiudizi, si può e si deve interagire con tutti, basta avere rispetto, a prescindere dalla mentalità, che già di per sé è un limite.
La sofferenza è la malattia dell’anima. L’amore è la cura del cuore.
La passionalità della carne è proporzionale alla sensibilità dell’anima.
Il pane duro non è duro, ma non aver pane è duro.
Quando la cultura si sposa all’umiltà è sempre un matrimonio d’amore, un po’ come quando l’ignoranza si sposa all’arroganza.
Il vero Maestro insegna e nel contempo mette in guardia gli allievi da se stesso. È consapevole che, anche per lui, insegnare è il miglior modo per imparare. Il Maestro conosce i propri limiti e non perde occasione per scusarsi di ciò. Sa che mentre insegna, impara dagli allievi. Il vero Maestro non insegna ciò che sa, bensì l’amore per il sapere.
Se ancora cerchi è perché ancor non trovi. Ti sembra una riflessione banale?