Michele Rondoni – Frasi d’Amore
Con il passare del tempo mi sto rendendo conto che ho amato davvero molte donne. Ciò che più mi fa specie non è che alcune le ho conosciute appena ma che molte di loro non le ho conosciute affatto.
Con il passare del tempo mi sto rendendo conto che ho amato davvero molte donne. Ciò che più mi fa specie non è che alcune le ho conosciute appena ma che molte di loro non le ho conosciute affatto.
Noi conosciamo la Verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. In quest’ultimo modo conosciamo i princípi primi; e invano il ragionamento, che non vi ha parte, cerca d’impugnare la certezza. I pirroniani, che non mirano ad altro, vi si adoperano inutilmente. Noi, pur essendo incapaci di darne giustificazione razionale, sappiamo di non sognare; e quell’incapacità serve solo a dimostrare la debolezza della nostra ragione, e non come essi pretendono, l’incertezza di tutte le nostre conoscenze. Infatti, la cognizione dei primi princípi – come l’esistenza dello spazio, del tempo, del movimento, dei numeri -, è altrettanto salda di qualsiasi di quelle procurateci dal ragionamento. E su queste conoscenze del cuore e dell’istinto deve appoggiarsi la ragione, e fondarvi tutta la sua attività discorsiva. (Il cuore sente che lo spazio ha tre dimensioni e che i numeri sono infiniti; e la ragione poi dimostra che non ci sono due numeri quadrati l’uno dei quali sia doppio dell’altro. I princípi si sentono, le proposizioni si dimostrano, e il tutto con certezza, sebbene per differenti vie). Ed è altrettanto inutile e ridicolo che la ragione domandi al cuore prove dei suoi primi princípi, per darvi il proprio consenso, quanto sarebbe ridicolo che il cuore chiedesse alla ragione un sentimento di tutte le proposizioni che essa dimostra, per indursi ad accettarle.
So di amare una persona quando non voglio pensare ad altro che a lei.
Ho sempre adorato quel tuo cambiare espressione nel giro di un istante, il tuo essere lunatico. Quelle tue attenzioni che mi facevano sentire al sicuro da tutto e da tutti. Le tue frasi contate e mai scontate, sussurrate a denti stretti per far inciampare l’imbarazzo,quel tuo starmi accanto e poi accorgerci che, forse, eravamo troppo vicini. Io vivevo per te!
È per te che ho pronunciato tutte le parole d’amore che avevo nel cuore, poi…
Esistono legami che sono destinati ad “essere” a dispetto di tutto.
Ti scrivo perché mi sento piena di te e non riesco più a trattenerti dentro. Devo farti uscire! In silenzio, senza che nessuno capisca, senza che nessuno sappia.Anche se ogni volta che pronuncio il tuo nome mi sembra di tradire questo mio piccolo segreto. Impossibile che la gente non si accorga di ciò che c’è dietro quel suono, impossibile che non si accorga dello strano brivido che mi provoca!
Noi conosciamo la Verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. In quest’ultimo modo conosciamo i princípi primi; e invano il ragionamento, che non vi ha parte, cerca d’impugnare la certezza. I pirroniani, che non mirano ad altro, vi si adoperano inutilmente. Noi, pur essendo incapaci di darne giustificazione razionale, sappiamo di non sognare; e quell’incapacità serve solo a dimostrare la debolezza della nostra ragione, e non come essi pretendono, l’incertezza di tutte le nostre conoscenze. Infatti, la cognizione dei primi princípi – come l’esistenza dello spazio, del tempo, del movimento, dei numeri -, è altrettanto salda di qualsiasi di quelle procurateci dal ragionamento. E su queste conoscenze del cuore e dell’istinto deve appoggiarsi la ragione, e fondarvi tutta la sua attività discorsiva. (Il cuore sente che lo spazio ha tre dimensioni e che i numeri sono infiniti; e la ragione poi dimostra che non ci sono due numeri quadrati l’uno dei quali sia doppio dell’altro. I princípi si sentono, le proposizioni si dimostrano, e il tutto con certezza, sebbene per differenti vie). Ed è altrettanto inutile e ridicolo che la ragione domandi al cuore prove dei suoi primi princípi, per darvi il proprio consenso, quanto sarebbe ridicolo che il cuore chiedesse alla ragione un sentimento di tutte le proposizioni che essa dimostra, per indursi ad accettarle.
So di amare una persona quando non voglio pensare ad altro che a lei.
Ho sempre adorato quel tuo cambiare espressione nel giro di un istante, il tuo essere lunatico. Quelle tue attenzioni che mi facevano sentire al sicuro da tutto e da tutti. Le tue frasi contate e mai scontate, sussurrate a denti stretti per far inciampare l’imbarazzo,quel tuo starmi accanto e poi accorgerci che, forse, eravamo troppo vicini. Io vivevo per te!
È per te che ho pronunciato tutte le parole d’amore che avevo nel cuore, poi…
Esistono legami che sono destinati ad “essere” a dispetto di tutto.
Ti scrivo perché mi sento piena di te e non riesco più a trattenerti dentro. Devo farti uscire! In silenzio, senza che nessuno capisca, senza che nessuno sappia.Anche se ogni volta che pronuncio il tuo nome mi sembra di tradire questo mio piccolo segreto. Impossibile che la gente non si accorga di ciò che c’è dietro quel suono, impossibile che non si accorga dello strano brivido che mi provoca!
Noi conosciamo la Verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. In quest’ultimo modo conosciamo i princípi primi; e invano il ragionamento, che non vi ha parte, cerca d’impugnare la certezza. I pirroniani, che non mirano ad altro, vi si adoperano inutilmente. Noi, pur essendo incapaci di darne giustificazione razionale, sappiamo di non sognare; e quell’incapacità serve solo a dimostrare la debolezza della nostra ragione, e non come essi pretendono, l’incertezza di tutte le nostre conoscenze. Infatti, la cognizione dei primi princípi – come l’esistenza dello spazio, del tempo, del movimento, dei numeri -, è altrettanto salda di qualsiasi di quelle procurateci dal ragionamento. E su queste conoscenze del cuore e dell’istinto deve appoggiarsi la ragione, e fondarvi tutta la sua attività discorsiva. (Il cuore sente che lo spazio ha tre dimensioni e che i numeri sono infiniti; e la ragione poi dimostra che non ci sono due numeri quadrati l’uno dei quali sia doppio dell’altro. I princípi si sentono, le proposizioni si dimostrano, e il tutto con certezza, sebbene per differenti vie). Ed è altrettanto inutile e ridicolo che la ragione domandi al cuore prove dei suoi primi princípi, per darvi il proprio consenso, quanto sarebbe ridicolo che il cuore chiedesse alla ragione un sentimento di tutte le proposizioni che essa dimostra, per indursi ad accettarle.
So di amare una persona quando non voglio pensare ad altro che a lei.
Ho sempre adorato quel tuo cambiare espressione nel giro di un istante, il tuo essere lunatico. Quelle tue attenzioni che mi facevano sentire al sicuro da tutto e da tutti. Le tue frasi contate e mai scontate, sussurrate a denti stretti per far inciampare l’imbarazzo,quel tuo starmi accanto e poi accorgerci che, forse, eravamo troppo vicini. Io vivevo per te!
È per te che ho pronunciato tutte le parole d’amore che avevo nel cuore, poi…
Esistono legami che sono destinati ad “essere” a dispetto di tutto.
Ti scrivo perché mi sento piena di te e non riesco più a trattenerti dentro. Devo farti uscire! In silenzio, senza che nessuno capisca, senza che nessuno sappia.Anche se ogni volta che pronuncio il tuo nome mi sembra di tradire questo mio piccolo segreto. Impossibile che la gente non si accorga di ciò che c’è dietro quel suono, impossibile che non si accorga dello strano brivido che mi provoca!