Michele Sannino – Anima
Lasciatemi vivere, lasciatemi perdere, lasciatemi solo. Non ho nulla di più di questo, il mio cuore, la mia anima. Lasciatemi vivere, lasciatemi solo.
Lasciatemi vivere, lasciatemi perdere, lasciatemi solo. Non ho nulla di più di questo, il mio cuore, la mia anima. Lasciatemi vivere, lasciatemi solo.
Al cuore degli altri da sempre attinge, colui il cui cuore non si distingue.
Se non si è in grado di toccare l’anima, come si può pretendere di sfiorare il corpo?
Se vuoi conoscere una persona, non ascoltare quello che dice, osserva, i suoi gesti, le sue sfumature, quello che lei non nota, leggi fra le sue righe e li troverai l’essenza della sua anima.
La nostra fantasia crea anime perfette. La realtà, poi, le distrugge.
Le sensazioni sono le parole dell’anima.
Non guardare le difficoltà come qualcosa di brutto ma guardale con felicità, come fosse un arcobaleno e la risalita sarà non solo meno dolorosa ma un trionfo.
Al cuore degli altri da sempre attinge, colui il cui cuore non si distingue.
Se non si è in grado di toccare l’anima, come si può pretendere di sfiorare il corpo?
Se vuoi conoscere una persona, non ascoltare quello che dice, osserva, i suoi gesti, le sue sfumature, quello che lei non nota, leggi fra le sue righe e li troverai l’essenza della sua anima.
La nostra fantasia crea anime perfette. La realtà, poi, le distrugge.
Le sensazioni sono le parole dell’anima.
Non guardare le difficoltà come qualcosa di brutto ma guardale con felicità, come fosse un arcobaleno e la risalita sarà non solo meno dolorosa ma un trionfo.
Al cuore degli altri da sempre attinge, colui il cui cuore non si distingue.
Se non si è in grado di toccare l’anima, come si può pretendere di sfiorare il corpo?
Se vuoi conoscere una persona, non ascoltare quello che dice, osserva, i suoi gesti, le sue sfumature, quello che lei non nota, leggi fra le sue righe e li troverai l’essenza della sua anima.
La nostra fantasia crea anime perfette. La realtà, poi, le distrugge.
Le sensazioni sono le parole dell’anima.
Non guardare le difficoltà come qualcosa di brutto ma guardale con felicità, come fosse un arcobaleno e la risalita sarà non solo meno dolorosa ma un trionfo.