Michele Sannino – Destino
Sui binari del mio cammino c’è una sola direzione: il futuro.
Sui binari del mio cammino c’è una sola direzione: il futuro.
Può forse essere vero quello che va contro millenni di oppressioni, realtà nascosta e ipocrisia difesa con ogni altrui vita, e che il delitto spiega; l’oscenità degli angeli bianchi e gli angeli neri, furiose belve assassine dietro la maschera che rappresenta la vera forma e le vere intenzioni del Padrone, è l’unica cosa che svolge la storia del Mondo. Nell’ingordigia della Razza divina che l’ingannatore mandato sulla terra già cercò di costruire, sta tutto il male che odia e agisce nascostamente, e tutto vuole. La scaltrezza certo aiuta Dio, suo figlio e i suoi angeli, essendo probabilmente forme di vita più evolute. Ma questa volta… non è che sia diverso? Il limite di quello che dopotutto è una creatura (e sempre resterà tale), non è forse un male più grande di lui perpetrato da lui stesso? Non sono forse le conseguenze che già superano la materia, che quest’essere chiamato “Dio” ha cercato di scavalcare con il male, l’abuso, l’ipocrisia? Da creatura a creatura: non è questa volta un sopruso che ti sovrasta, sottilmente ingestibile nel tempo che perderà ogni vita nelle vane angherie senza rimedio?
Destino: l’autorità di un tiranno per un crimine e la scusa di uno sciocco per un fallimento.
Anche un manganello può indicare la strada.
Ciò che la vita ci riserba è un mistero. E il mistero è ciò che noi chiamiamo destino.
Le persone speciali sanno volerti bene, non ti lasciano mai solo, loro non ti abbandonano mai, anche se le tratti male. Riescono a guardarti oltre le apparenze, sono esseri speciali, sanno come osservare con gli occhi del cuore.
Sono questi segni e queste cicatrici che mi apriranno le porte del Paradiso… perché grazie a quello che è stato, io oggi posso dire di poter essere felice.