Michele Sannino – Frasi d’Amore
La vera felicita è saperti qui tra le mie braccia.
La vera felicita è saperti qui tra le mie braccia.
Dolce follia è sapere che mi ami.
Quando il viaggio ti fa dimenticare le domande, non cercare improbabili risposte nella destinazione.
Il profumo di una carezza che non puoi scordare. Il tocco delle sue parole che scaldano il cuore e lo sguardo della pelle che porti nella mente. Tutto mi parla di te, e lo fa con una voce che non ha suono, ma io la sento fin nel profondo dell’anima.
Vorrei tanto poter esprimere il mio desiderio più grande, ma so che non potrà mai realizzarsi!Vorrei poter tornare indietro nel tempo e ricominciare la mia vita, fare tutte quelle cose che adesso so essere importanti.Vorrei ritrovarti nel mio passato diventato futuro e sapendo che sarai l’amore della mia vita non farti più scappare, tenerti stretto e con un sorriso, uno sguardo farti capire che ti amo e ti amerò per sempre.Vorrei, vorrei, non doverti lasciare mai, perché quando non sei con me mi manchi un mondo, cerco nella mia testa il ricordo del tuo sguardo e delle tue mani morbide che mi accarezzano il viso per sentire i brividi…Vorrei potermi addormentare la sera vicino a Te, sentirmi dire buonanotte nell’orecchio.Vorrei potermi risvegliare con tuo abbraccio…Vorrei poter fare delle lunghe passeggiate lungo il mare, in montagna, in centro città mano nella mano e raccontarci per ore tutto quello che ci passa per la testa, anche le cose più insensate…Vorrei baciarti per ore ed ore, coccolarti e farmi coccolare magari seduti in una panchina sotto le stelle.Vorrei festeggiare il mio compleanno con Te…ti immagino a cena in un piccolo ristorante a lume di candela, io vestita solo per te vorrei essere bellissima per toglerti il fiato, farti sognare e poi arrivata al dolce trovare un tuo regalo un piccolo regalo, ma per me grande grande un biglietto e una rosa con su scritto ti amo per sempre!
Ho un amore che mi prende stomaco, reni, intestino e fegato. Ho qualcosa che brucia…
Ci sono amori in agonia che si protraggono ancora, per virtù dell’altrui invidia, dell’altrui ammirazione; poiché l’amante disgustato o stanco teme di rinunziare al suo possesso o al suo assedio in favore della felicità di chi potrebbe succedergli.