Michele Sannino – Ricordi
Non è il pensiero e né il ricordo che ci fa apprezzare quello che perdiamo, ma il rumore che fa dentro di noi.
Non è il pensiero e né il ricordo che ci fa apprezzare quello che perdiamo, ma il rumore che fa dentro di noi.
Ho aperto la porta alla vita: ho guardato fuori e ho trovato una vita da vivere.
Se la tua vita non è quella che volevi, se tutto ti sembra uguale, non essere triste e non dire che la tua vita è uno schifo, ma resta sereno, perché non è arrivato nulla di buono.
I miei ricordi sono film in bianco e nero, ricordare mi fa sentire come un ginnasta che cammina su di un filo in bilico tra passato e futuro, il presente è solo l’ultimo sospiro di un testo aggrappato alla melodia di una canzone che suona alla festa del paese, la realtà cammina lungo i pensieri dei bimbi che corrono accanto ai loro sogni, come la neve che si scioglie alla luce di un sole che porta speranza.
La mente gli si era rivoltata contro, e non poteva confidare nel pensiero razionale per disperdere il panico. La sua unica risorsa, quindi, era affidarsi all’antica saggezza animale della carne, che gli diceva di muoversi. Se avesse corso veloce e abbastanza a lungo, forse sarebbe riuscito ad aggrapparsi al momento presente. Forse l’oscillazione delle braccia, l’impatto dei piedi sul terreno, il sudore freddo che gli colava dalle ascelle e una miriade di altre sensazioni fisiche lo avrebbero costretto a dimenticare. Forse.
C’è un mondo tutto fantastico che parla: d’amore, di bontà, altruismo. È il cuore dei bambini.
Avrei voluto darti di più, avrei desiderato donarti più di quello che posso darti. Mi…