Michele Sannino – Stati d’Animo
Come una conchiglia mi lascio accarezzare dalle cose belle della vita.
Come una conchiglia mi lascio accarezzare dalle cose belle della vita.
Chi si è dimenticato di me non mi ha mai considerato, e nemmeno io mi…
Mi piace guardare le persone negli occhi, mentre schivano il nostro sguardo con l’imbarazzo delle bugie o delle emozioni per timore di farsi leggere “il celato”. Mentre lo abbassano, mettendo al riparo loro stessi. Ma se io, abbasso lo sguardo, è perché non voglio svelarti nulla di me.
Ci sono sguardi che fanno fermare il cuore, durano attimi, ma sembra che durino all’infinito, sguardi che ti avvolgono, iniettati d’amore, che ti accarezzano leggeri, ti parlano senza che la bocca pronunci alcuna parola, sguardi che fanno rumore, ti frugano dentro. E ti rubano l’anima, l’abbracciano, la graffiano. Sguardi che ti fanno male e ti restituiscono il respiro da quanto sono belli lasciandoti dentro un’impronta incancellabile e indimenticabile.
Mi dicono che sono pessimista, che non riesco mai a vedere il buono e il positivo. Forse può anche essere vero, ma quando le cose non vanno mai come tu vuoi, comincia ad essere difficile crederci. Cominci a non credere più in niente, a non aspettarti più niente credendo che così non resterai deluso. Ma quando arrivi alla fine capisci che se a qualcosa ci tenevi la delusione la senti comunque.
Nessuno può definirsi una persona felice se non ha espresso almeno un’emozione attraverso la pittura, la danza, il canto. Nessuno può definirsi felice se non ha toccato con mano la meraviglia dell’arte in tutto ciò che consiste.
Le ferite si rimargineranno, il dolore si allevierà e le lacrime si fermeranno. Ma il cuore lui non tornerà mai lo stesso di prima. Ogni volta che raccoglie i suoi pezzi ce ne sarà uno che non tornerà perfettamente a suo posto. Quel pezzo sconnesso segnerà un altro piccolo cambiamento del mio “Essere”.