Michele Sannino – Tristezza
È facile dire: io non ci ricado più, ma poi ci ricado sempre. Ed è sempre come la prima volta, fa un male terribile quando sono le persone più care a farti male.
È facile dire: io non ci ricado più, ma poi ci ricado sempre. Ed è sempre come la prima volta, fa un male terribile quando sono le persone più care a farti male.
I segni che porto sul mio viso, segnano il tempo che ho vissuto su questo mondo, e in questo tempo ho compreso: che la vita va vissuta, che bisogna credere ai fatti no alle parole, che nulla è sicuro tranne che la morte, e che la vita è bella, va vissuta nonostante che in essa vivono certe persone le quali non c’è la necessita di nominarle, ma basta sapere il loro passato, da dove vengono, e che famiglia provengono per capire quanto fanno schifo.
Ed io signore mio, non ho alcuna paura dinanzi a te. Il mio cuore, la mia anima sono limpidi, e i miei occhi non guardano mai in basso, ma in alto per cercare il tuo cuore.
Sentirsi soli è qualcosa di terribile, perché manca quello che fa bene al cuore. Ma non potrai sentirti solo sino a quando Dio mette al tuo fianco chi ti tocca il cuore. È triste sentirsi soli quando chi ti tocca il cuore non lo riesci a stringere.
Ormai veramente poche cose mi fanno rimanere male, ma sono ancora uno di quelli che soffre per il tradimento di un amico che reputava vero.
Perché l’hai fatto? Motivi molteplici mordono la mente mediante la quale macinano la morte.
È sempre brutto rimanere delusi, a prescindere da chi delude. Fa male quando, chi fa soffrire, non si accorge della sofferenza che infligge. È triste vedere la stessa persona commettere lo stesso errore, nonostante tutto. Fa molto male dispiacersi per divertire chi sa benissimo di far spiacere. È devastante vedere sminuito e svillaneggiato il proprio intimo, grande dolore.