Michele Sannino – Tristezza
Ti prego, il silenzio mi uccide, e la tristezza fa male al mio cuore.
Ti prego, il silenzio mi uccide, e la tristezza fa male al mio cuore.
Molto meglio leggere un libro che ascoltare, molto meglio il silenzio della solitudine, che la compagnia di certe persone.
Ed ancora mi sorprendo, non so come sia possibile restarci ancora male, sentire ancora dolore, dopo tutto quello che ho attraversato e superato, eppure, è così. Ogni volta fa male lo stesso.
Dicono che piangere è un segno di debolezza. A volte non se ne conosce il motivo: ansia, irrequietezza insoddisfazione, dolore, gioia? Le lacrime sono uno sfogo, come se ad un certo punto le sacche lacrimali “tracimassero” ed esse scorrono inarrestabili, improvvise: l’importante è riuscire ad asciugarle e a ritrovare un sorriso.
Quando stai precipitando raramente trovi qualcuno pronto ad afferrarti.
Certe lacrime sono più difficili da ignorare, sono lacrime che salgono dal cuore, fanno brillare gli occhi. Lacrime che verso per chi credevo diversa, e mi illudevo che usasse il cuore come me, prima di ogni cosa.
Non dimentico le tue parole pronunciate per ferirmi. Non dimentico il suono della cattiveria che hai dentro.