Michele Sannino – Uomini & Donne
Ed io come faccio con i fiori faccio con le donne le ammiro il loro essere speciale, unico. E a te donna che sei un bel fiore dono a te questo pensiero.
Ed io come faccio con i fiori faccio con le donne le ammiro il loro essere speciale, unico. E a te donna che sei un bel fiore dono a te questo pensiero.
Non amo le gabbie, non sopporto le costrizioni, sono nato libero, libero dalle prigionie. La solitudine mi affascina, mi fa essere quello che sono. Un’anima libera.
E io mi chiedo: quante mani si devono posare sulle ginocchia di una donna, quante, prima che si alzi di scatto e resti, quanti nomi vanno urlati prima di ricordarne uno.
Quello che mi nega la vita, lo prendo dai sogni. Quello che i sogni mi donano, lo custodisco nel cuore.
Era la creatura più bella di questa Terra. Come lo sono le donne immaginate, quelle che non si vedono. Quelle su cui puoi solo fantasticare leggendo un romanzo di Tolstoj o di Flaubert.
E in un attimo imparai ad apprezzare il ricordo di lei e nulla più.
Noi donne!? Dolci creature solo fino a quando non ci vengono pestati i piedi. Fino a quando non si sfida la nostra intelligenza. Fino a quando non si prova a calpestare la nostra dignità! Tutto ha un limite, il mio lo decido solo io dove comincia e dove finisce. Non avviso mai, sta all’intelligenza di chi ho di fronte capire e rendersi conto che il limite sta per essere superato. Passato quello purtroppo non sono responsabile delle conseguenze, ma tu ne sarai sicuramente il destinatario.