Michele Sannino – Verità e Menzogna
Io non ho un profumo gradevole addosso, ma ho un cuore che profuma di buono. Tu invece lasci una scia di uno sgradevole profumo e lasci i segni del tuo passaggio.
Io non ho un profumo gradevole addosso, ma ho un cuore che profuma di buono. Tu invece lasci una scia di uno sgradevole profumo e lasci i segni del tuo passaggio.
Si inganna meno la persona cui si dice subito no.
Dicci com’è un albero affinché non dubitiamo che qualcosa nel mondo, fuori da queste mura, continui a combattere contro l’infamia, contro la menzogna, contro la stolta crudeltà dei nemici della vita, dicci com’è e dov’è la giustizia, perché le strappiamo la benda dagli occhi affinché veda, finalmente, a chi, di fatto, è servita, chiunque egli sia; ma non ci dicano com’è la dignità perché lo sappiamo già, perché, perfino quando sembrava non fosse che una parola, noi comprendevamo che si trattava della pura essenza della libertà, nel suo senso più profondo, quello che ci permette di dire, contro l’evidenza stessa dei fatti, che eravamo prigionieri, eppure eravamo liberi.
Vorrei le distanze sminuire, sii certa che non saremmo distanti più di uno sguardo. Se potessi annullerei la distanza che mi divide da te, ma non posso. Ma c’è il pensiero che ti porta così vicina, come la distanza che c’è tra un battito di cuore e un’emozione. E per magia tu sei qui accanto a me.
Ho visto e sofferto la menzogna a sufficienza per non saper riconoscere la verità.
La mediocrità delle persone sta nelle azioni compiute di fronte alla verità.
Quando il buio riempie i miei occhi, la tua immagine, il tuo amore, mi illumina e riempie il mio cuore. È so tu dove sei nel mio cuore.