Michelle Cuoreribelle – Stati d’Animo
Ed era nel silenzio che le parole prendevano forma: un volto, un sorriso, un amore, il suo.
Ed era nel silenzio che le parole prendevano forma: un volto, un sorriso, un amore, il suo.
Anche per una ingiustizia pregressa il rimorso è presente.
Sei la finestra a volte verso cui indirizzo parole di notte, quando mi splende il cuore.
Capisco che le vostre vite siano vuote esattamente come voi, ma riempirla con i cazzi…
“Ti voglio bene” non significa “non ti voglio male”.
Qualcosa di magico si libera nella luce del tramonto, ogni cosa si attenua imitando i raggi del sole che sbiadiscono fino a sparire dietro le montagne. E mentre il giorno finisce lasciando il posto alla sera, un senso di pace e serenità mi rinfranca fin nel profondo, come se la medesima mano che ha dipinto il cielo usando colori pastello, dipingesse il mio stato d’animo con la quiete.
“Diviene disumano il carnefice che cerca di disumanizzare la vittima, non la vittima.” Come fa ad essere umano un essere che fa del male ai suoi simili? Come fa a trattarli peggio di bestie sapendo che non lo sono. Ci vuole coraggio, ma soprattutto devono essersi strappati il cuore dal petto per torturare e rinchiudere le persone, senza pietà, senza esitazione, senza emozione. Per non dimenticare, ma soprattutto per non rifare più quell’errore, quello di sentirsi migliore, quello di sentirsi il più forte, quello di non tollerare le diversità, quello di punire spietatamente senza alcun diritto di farlo, quello di non essere umani e di vietare ad altri di esserlo.