Milco Fadda – Figli e bambini
I figli? Molto spesso io i miei figli, nonostante abbiano diciannove e quindici anni, li guardo e mi dico, “i miei figli!”. Chissà che occhi ho in quei momenti.
I figli? Molto spesso io i miei figli, nonostante abbiano diciannove e quindici anni, li guardo e mi dico, “i miei figli!”. Chissà che occhi ho in quei momenti.
Ma cosa ci fa un esercito dì suore dì clausura, quindi un esercito di affetto…
Il tratto che contorna gli occhi di un bambino o di un figlio che sorride al proprio genitore “dovrebbe incidere” nell’anima di quest’ultimo quell’alfabeto sonoro, (comprensibile solo a loro), composto di gesti, istanti, sguardi, pianti di gioia, che elimina e cancella in un istante tutto ciò che nella vita ci sembra insuperabile ed inaffrontabile.”Il sorriso e l’amore di un bambino o del proprio figlio è l’antidoto a tutti i mali dei mali; noi stessi! Con i nostri limiti, frustrazioni, tormenti ci avveleniamo la vita che ci è stata concessa e che, nel frattempo, è scappata via”…
Alla maggior parte di noi esseri umani piacciono moltissimo gli animali ma siamo talmente superficiali ed egoisti da volerli “ammirare” non solo a 10 metri dal nostro naso ma soprattutto ammirarli “a casa nostra”…
Decidere di avere un figlio è una scelta radicale. È decidere di avere per sempre il proprio cuore che cammina per il mondo, fuori dal proprio corpo.
Urlare per farsi obbedire dai figli è come suonare il clacson per far sterzare la macchina, e di solito ottiene lo stesso risultato.
Le mamme dei figli maschi sono madri come quelle delle figlie femmine.