Milco Fadda – Figli e bambini
I bambini ti parlano con gli occhi, ti vedono con il cuore e soprattutto ti sentono con una carezza.
I bambini ti parlano con gli occhi, ti vedono con il cuore e soprattutto ti sentono con una carezza.
L’allegria e la tenerezza che brillavano negli occhi di Sereza si spensero sotto lo sguardo del padre, e il bambino chinò il capo. Il padre prendeva con lui sempre quello steso tono che Sereza ben conosceva e che aveva anche imparato a imitare: gli parlava – così sembrava a Sereza – come se si fosse rivolto a uno di quei ragazzi immaginari che si trovano nei libri e che non somigliano ai veri ragazzi. E Sereza si sforzava, quand’era col padre, di parere uno di quei ragazzi dei libri.
Eri un meraviglioso frammento del mio un cuore, da dove tu non sei mai volato via.
I figli nascono da te… ma non sono come te.
Penso che la mamma non debba essere apprezzata ed amata solo un giorno, ma debba essere amata, ringraziata e lodata per tutti i giorni, per tutti gli anni che regala gratuitamente ai suoi figli. Per quello che dona ogni giorno senza nulla chiedere, per l’amore incondizionato che riesce a regalare a chi ama con tutta se stessa senza pretendere nulla, ma “solo la felicità di chi ama”.
Il poppante viene sempre preso col dito nella mammellata.
Sognate bambini, sognate, perché la realtà spesso sarà il vostro peggior incubo. Sognate bambini, sognate, il mondo da adulti vi farà schifo. Sognate bambini, sognate e siate liberi, felici e di rimanere tali il più a lungo possibile, Poiché un giorno vi sveglierete rimpiangendo l’innocenza di quell’età. Sognate bambini, sognate di non crescere mai.