Milco Fadda – Società
È davvero deprimente vivere attenendosi a principi di integrità morale, di giustizia, di lealtà e onestà in un mondo dove oramai la delinquenza, l’indecenza e la stupidità sono arrivate al “punto di non ritorno”.
È davvero deprimente vivere attenendosi a principi di integrità morale, di giustizia, di lealtà e onestà in un mondo dove oramai la delinquenza, l’indecenza e la stupidità sono arrivate al “punto di non ritorno”.
Siccome tutte le cose umane hanno una fine, lo Stato di cui parliamo perderà la sua libertà, perirà. Roma, Sparta e Cartagine sono pur perite. Perirà quando il potere legislativo sarà più corrotto di quello esecutivo. Non sta a me di esaminare se gli Inglesi godono attualmente di questa libertà, o no. Mi basta dire che essa è stabilita dalle loro leggi, e non chiedo di più. Non pretendo con ciò di avvilire gli altri governi, né dichiarare che questa libertà politica estrema debba mortificare quelli che ne hanno soltanto una moderata. Come potrei dirlo io, che credo che non sia sempre desiderabile nemmeno l’eccesso della ragione; e che gli uomini si adattino quasi sempre meglio alle istituzioni di mezzo che a quelle estreme?
Certe sentenze ammazzano molto prima di diventare definitive.
Un uomo informato è un uomo da temere, ecco perché la società ci vuole ignoranti e distratti dal futile. Chi ha cognizione è un’impercettibile ma inesorabile crepa nel sistema.
Non sono malato, anzi sono superman.
L’affermazione più semplice che si può fare a proposito di una nazione è che si tratta di un corpo di persone che sentono di essere una nazione; può darsi che, conclusa ogni possibile minuziosa analisi, questa rimanga in definitiva la sola affermazione possibile.
L’umanità non si propone se non quei problemi che può risolvere, perché, a considerare le cose da vicino, si trova sempre che il problema sorge solo quando le condizioni materiali della sua soluzione esistono già o almeno sono in formazione.