Milly Galati – Vita
Carpe Diem: Credo nel presente, dimenticando il passato e vivendo il futuro!
Carpe Diem: Credo nel presente, dimenticando il passato e vivendo il futuro!
Ho vissuto la mia vita dieci minuti per volta, ma in quei dieci minuti ero libero di vivere.
Alla natura si comanda solo ubbidendole.
Sento e leggo di centinaia di persone che chiedono scusa a qualcuno, a loro stesse e al mondo intero. Ma scusa di cosa? Scusarsi dei propri sbagli è come chiedere scusa per aver respirato. E non perdonare qualcuno significa ignorare la mediocrità della natura umana. Se non si è in grado di perdonare, non resta che eclissarsi dalla vita e vivere solo per se stessi. Ma guai a coloro i quali continuano a vivere nel mondo e a chiedere scusa per essere dei mediocri, consapevoli o inconsapevoli che prima o poi rifaranno il medesimo errore. Cancelliamo la parola “scusa” dal vocabolario. Io non mi scuserò mai di essere quello che sono: un mediocre, ipocrita ed egoista essere umano.
Seminiamo ogni giorno. Il raccolto, alla fine, sarà faticoso, ma forse, fra tanti frutti, sarà più semplice trovarne di non acerbi.
La vita è un quadro il cui colore aspetta solo di essere impresso.
Puoi fare due cose in questa vita, a te la scelta: vivere lottando o morire vivendo. Io ho scelto di lottare!
Ho vissuto la mia vita dieci minuti per volta, ma in quei dieci minuti ero libero di vivere.
Alla natura si comanda solo ubbidendole.
Sento e leggo di centinaia di persone che chiedono scusa a qualcuno, a loro stesse e al mondo intero. Ma scusa di cosa? Scusarsi dei propri sbagli è come chiedere scusa per aver respirato. E non perdonare qualcuno significa ignorare la mediocrità della natura umana. Se non si è in grado di perdonare, non resta che eclissarsi dalla vita e vivere solo per se stessi. Ma guai a coloro i quali continuano a vivere nel mondo e a chiedere scusa per essere dei mediocri, consapevoli o inconsapevoli che prima o poi rifaranno il medesimo errore. Cancelliamo la parola “scusa” dal vocabolario. Io non mi scuserò mai di essere quello che sono: un mediocre, ipocrita ed egoista essere umano.
Seminiamo ogni giorno. Il raccolto, alla fine, sarà faticoso, ma forse, fra tanti frutti, sarà più semplice trovarne di non acerbi.
La vita è un quadro il cui colore aspetta solo di essere impresso.
Puoi fare due cose in questa vita, a te la scelta: vivere lottando o morire vivendo. Io ho scelto di lottare!
Ho vissuto la mia vita dieci minuti per volta, ma in quei dieci minuti ero libero di vivere.
Alla natura si comanda solo ubbidendole.
Sento e leggo di centinaia di persone che chiedono scusa a qualcuno, a loro stesse e al mondo intero. Ma scusa di cosa? Scusarsi dei propri sbagli è come chiedere scusa per aver respirato. E non perdonare qualcuno significa ignorare la mediocrità della natura umana. Se non si è in grado di perdonare, non resta che eclissarsi dalla vita e vivere solo per se stessi. Ma guai a coloro i quali continuano a vivere nel mondo e a chiedere scusa per essere dei mediocri, consapevoli o inconsapevoli che prima o poi rifaranno il medesimo errore. Cancelliamo la parola “scusa” dal vocabolario. Io non mi scuserò mai di essere quello che sono: un mediocre, ipocrita ed egoista essere umano.
Seminiamo ogni giorno. Il raccolto, alla fine, sarà faticoso, ma forse, fra tanti frutti, sarà più semplice trovarne di non acerbi.
La vita è un quadro il cui colore aspetta solo di essere impresso.
Puoi fare due cose in questa vita, a te la scelta: vivere lottando o morire vivendo. Io ho scelto di lottare!