Mirko Badiale – Comportamento
La pecora buona la bastona il prete, quella cattiva il sindaco.
La pecora buona la bastona il prete, quella cattiva il sindaco.
Non capirò mai i giri infiniti che il mondo compie attorno a noi. E soprattutto…
A dispetto della paura, alle volte il cambiamento è l’unica ragionevole cura dell’anima.
Ti accorgi di aver dato troppo quando qualsiasi cosa chiedi la risposta che ricevi è sempre “no”. Quando, nel momento del bisogno, resti sempre solo. Quando per chiedere trovano sempre il tempo, ma per dare no. Ti accorgi di esserti scocciato quando, elaborando tutto questo, ti volti, te ne vai e non ti penti.
Pazienza è mezza sapienza.
C’è chi non ti merita per come sei… accontentalo con la falsità.
Cercava continuamente di mettere i piedi in più “scarpe”. Le dita si deformarono.
Non capirò mai i giri infiniti che il mondo compie attorno a noi. E soprattutto…
A dispetto della paura, alle volte il cambiamento è l’unica ragionevole cura dell’anima.
Ti accorgi di aver dato troppo quando qualsiasi cosa chiedi la risposta che ricevi è sempre “no”. Quando, nel momento del bisogno, resti sempre solo. Quando per chiedere trovano sempre il tempo, ma per dare no. Ti accorgi di esserti scocciato quando, elaborando tutto questo, ti volti, te ne vai e non ti penti.
Pazienza è mezza sapienza.
C’è chi non ti merita per come sei… accontentalo con la falsità.
Cercava continuamente di mettere i piedi in più “scarpe”. Le dita si deformarono.
Non capirò mai i giri infiniti che il mondo compie attorno a noi. E soprattutto…
A dispetto della paura, alle volte il cambiamento è l’unica ragionevole cura dell’anima.
Ti accorgi di aver dato troppo quando qualsiasi cosa chiedi la risposta che ricevi è sempre “no”. Quando, nel momento del bisogno, resti sempre solo. Quando per chiedere trovano sempre il tempo, ma per dare no. Ti accorgi di esserti scocciato quando, elaborando tutto questo, ti volti, te ne vai e non ti penti.
Pazienza è mezza sapienza.
C’è chi non ti merita per come sei… accontentalo con la falsità.
Cercava continuamente di mettere i piedi in più “scarpe”. Le dita si deformarono.