Mirko Badiale – Frasi d’Amore
Per me l’amore è come un sasso lanciato da una fionda, non sai mai dove cade, quando cade, e quali danni porterà.
Per me l’amore è come un sasso lanciato da una fionda, non sai mai dove cade, quando cade, e quali danni porterà.
Ieri notte, guardando il firmamento, ho intravisto il tuo sguardo in una stella.
In amore non vince chi fugge. Chi fugge si perde tutto il meglio.
L’amore che hai dentro ti mette le ali. L’altrui cattiveria, te le spezza.
E a te,dolce anima,che dedico il triste requiemdella mia solitaria e miserabile vita…Suona l’eresia del tuo strumento,per me…Ancora una volta…Per un comune mortale, reo solo d’amarti…
Se tu mi chiedessi cosa voglia dire “anima gemella” io ti direi provare amore, felicità e sentirsi completi al solo parlare. Come Socrate affermava nel Simposio che due uomini assieme creano discorsi stupendi. Io dico che due anime che si amano generano poesia. Lui due uomini, io una donna ed un uomo.
Triste è la sera, tenue il risveglio della luna lontana a est. I miei pensieri porta a raccolta guardando mille occhi luminosi ed occhieggianti, le stelle della Dea Nut.Sempre lontano, perduto il mio sguardo circondato da mille silenzi ed i suoni della notte rammentano giorni lontani, perduti.Seguendo il percorso già tracciato tante e tante volte, i ricordi riaffiorano tenendomi per mano, la strada risulta più tortuosa, ed il mio piede incespicando nella dura pietra lavica, fa ondeggiare il mio corpo.Appoggiandomi al bastone ritrovo il senso, perché la guida sia più sicura.Traendo il respiro guardo Te, stella lontana, che segui passo passo e segni la mia Via. La una duna, la una pietra, lacerata, segnata dal vento incessante e dal calore del sole, la una pianta di datteri ed un pozzo ove attingere ed estinguere la mia sete inestinguibile, Dove sei?Ti ho inseguita per mille giorni, infiniti minuti, migliaia e migliaia di ore, sempre alla ricerca di Te, ed i miei piedi stanchi dei calzari, non trovano ancora ove riposare.Il mio mantello polveroso di viandante e consunto dal sole caldo e inesorabile sulla mia schiena non è riuscito a piegare la mia mente, né la stanchezza le mie ginocchia che continuano a portare avanti le mie gambe. Ma Tu hai dato la forza al mio corpo che poco sa nutrirsi se non di bacche e frutti della terra. Tanto tempo è passato. Tanto il tempo, scandiva il mio andare alla ricerca di te. Ancora le aride pietre del deserto, la sabbia, segnano la mia Via che porta a te.Ora più desti i sensi ed i ricordi ritrovati, vengo a bussare alla Tua porta. La nella valle, ove scorre il ruscello di limpida acqua, lo stagno ove gracidano le rane e gli ibis posano le lunghe zampe, mentre la stele granitica allunga la sua ombra, tu sei.