Mirko Badiale – Frasi Sagge
Nessuna vita è irreprensibile, ci sono errori da commettere.
Nessuna vita è irreprensibile, ci sono errori da commettere.
Elogio alla lentezza: In questo mondo così piccolo per andare più piano bisognerebbe essere grandi!
Il pensiero non è un comando al quale dobbiamo obbedire, ma un semplice libro dettato dalla nostra esperienza.
Se chiudi le tue ali, cadi.
Il nemico si abbatte con un sorriso.
Immagina d’essere un bimbo che, sdraiato sulla schiena con lo sguardo rivolto al cielo senza nuvole, faccia bolle di sapone con un anello di plastica. Non appena la bolla si stacca, l’osservi mentre s’innalza nel cielo, e così facendo sposti l’attenzione dalla bolla al cielo. Mentre osservi la bolla, questa scoppia, ma l’attenzione per un attimo rimane là dove c’era la bolla. Ecco, in quell’attimo la consapevolezza si posa nello spazio vuoto.
È sempre il particolare che risalta prima dell’essenziale, perché l’inconsueto è calamita degli occhi che guardano.
Elogio alla lentezza: In questo mondo così piccolo per andare più piano bisognerebbe essere grandi!
Il pensiero non è un comando al quale dobbiamo obbedire, ma un semplice libro dettato dalla nostra esperienza.
Se chiudi le tue ali, cadi.
Il nemico si abbatte con un sorriso.
Immagina d’essere un bimbo che, sdraiato sulla schiena con lo sguardo rivolto al cielo senza nuvole, faccia bolle di sapone con un anello di plastica. Non appena la bolla si stacca, l’osservi mentre s’innalza nel cielo, e così facendo sposti l’attenzione dalla bolla al cielo. Mentre osservi la bolla, questa scoppia, ma l’attenzione per un attimo rimane là dove c’era la bolla. Ecco, in quell’attimo la consapevolezza si posa nello spazio vuoto.
È sempre il particolare che risalta prima dell’essenziale, perché l’inconsueto è calamita degli occhi che guardano.
Elogio alla lentezza: In questo mondo così piccolo per andare più piano bisognerebbe essere grandi!
Il pensiero non è un comando al quale dobbiamo obbedire, ma un semplice libro dettato dalla nostra esperienza.
Se chiudi le tue ali, cadi.
Il nemico si abbatte con un sorriso.
Immagina d’essere un bimbo che, sdraiato sulla schiena con lo sguardo rivolto al cielo senza nuvole, faccia bolle di sapone con un anello di plastica. Non appena la bolla si stacca, l’osservi mentre s’innalza nel cielo, e così facendo sposti l’attenzione dalla bolla al cielo. Mentre osservi la bolla, questa scoppia, ma l’attenzione per un attimo rimane là dove c’era la bolla. Ecco, in quell’attimo la consapevolezza si posa nello spazio vuoto.
È sempre il particolare che risalta prima dell’essenziale, perché l’inconsueto è calamita degli occhi che guardano.