Mirko Badiale – Frasi Sagge
Un aforisma può anche non valere nulla, ma nulla vale quanto un aforisma.
Un aforisma può anche non valere nulla, ma nulla vale quanto un aforisma.
Non sono i più forti, o i più belli, a vincere nelle Olimpiadi; ma prima di tutto coloro che partecipano.
Spesso naufraghiamo in un mare di pensieri, di parole dette e non dette. Chiudi gli occhi, ascolta il cuore, e lasciati trasportare dalle emozioni, ti potrebbero portare dove hai sempre voluto andare.
Ci saranno sempre delle persone a cui non piacerai. E allora tu splendi. E fallo sorridendo, soprattutto a loro. Perché capiscano che il fastidio che provano è solo un problema loro.
È la somma delle assenze che dà valore alle presenze.
La persona intelligente riflette e dubita, la persona ignorante e stupida non si pone nemmeno il problema d’esserlo.
Dovremmo tornare bambini.Quando eravamo bambini nessuno di noi era cosciente di essere umano; del colore della nostra pelle, del Credo praticato dai genitori.Non avevamo la presuntuosa capacità di giudicare, condannare e sputare sentenze.Non sentivamo di appartenere ad una bandiera, né di farci dividere dalla politica né da una squadra di calcio.Non conoscevamo la malizia, né presunzione né odio nei confronti di chi o cosa è diverso dal nostro modo di essere e pensare. Da bambini ci esprimevamo solo con un sorriso o piangendo.Anche adesso che siamo adulti sorridiamo o versiamo lacrime per manifestare ciò che proviamo, questo è un linguaggio universale che vale per tutti, ma i sorrisi e le lacrime, spesso, sono accompagnati da parole che dovremmo far tacere e lasciare che l’emozione esca attraverso il bambino che è in noi.
Non sono i più forti, o i più belli, a vincere nelle Olimpiadi; ma prima di tutto coloro che partecipano.
Spesso naufraghiamo in un mare di pensieri, di parole dette e non dette. Chiudi gli occhi, ascolta il cuore, e lasciati trasportare dalle emozioni, ti potrebbero portare dove hai sempre voluto andare.
Ci saranno sempre delle persone a cui non piacerai. E allora tu splendi. E fallo sorridendo, soprattutto a loro. Perché capiscano che il fastidio che provano è solo un problema loro.
È la somma delle assenze che dà valore alle presenze.
La persona intelligente riflette e dubita, la persona ignorante e stupida non si pone nemmeno il problema d’esserlo.
Dovremmo tornare bambini.Quando eravamo bambini nessuno di noi era cosciente di essere umano; del colore della nostra pelle, del Credo praticato dai genitori.Non avevamo la presuntuosa capacità di giudicare, condannare e sputare sentenze.Non sentivamo di appartenere ad una bandiera, né di farci dividere dalla politica né da una squadra di calcio.Non conoscevamo la malizia, né presunzione né odio nei confronti di chi o cosa è diverso dal nostro modo di essere e pensare. Da bambini ci esprimevamo solo con un sorriso o piangendo.Anche adesso che siamo adulti sorridiamo o versiamo lacrime per manifestare ciò che proviamo, questo è un linguaggio universale che vale per tutti, ma i sorrisi e le lacrime, spesso, sono accompagnati da parole che dovremmo far tacere e lasciare che l’emozione esca attraverso il bambino che è in noi.
Non sono i più forti, o i più belli, a vincere nelle Olimpiadi; ma prima di tutto coloro che partecipano.
Spesso naufraghiamo in un mare di pensieri, di parole dette e non dette. Chiudi gli occhi, ascolta il cuore, e lasciati trasportare dalle emozioni, ti potrebbero portare dove hai sempre voluto andare.
Ci saranno sempre delle persone a cui non piacerai. E allora tu splendi. E fallo sorridendo, soprattutto a loro. Perché capiscano che il fastidio che provano è solo un problema loro.
È la somma delle assenze che dà valore alle presenze.
La persona intelligente riflette e dubita, la persona ignorante e stupida non si pone nemmeno il problema d’esserlo.
Dovremmo tornare bambini.Quando eravamo bambini nessuno di noi era cosciente di essere umano; del colore della nostra pelle, del Credo praticato dai genitori.Non avevamo la presuntuosa capacità di giudicare, condannare e sputare sentenze.Non sentivamo di appartenere ad una bandiera, né di farci dividere dalla politica né da una squadra di calcio.Non conoscevamo la malizia, né presunzione né odio nei confronti di chi o cosa è diverso dal nostro modo di essere e pensare. Da bambini ci esprimevamo solo con un sorriso o piangendo.Anche adesso che siamo adulti sorridiamo o versiamo lacrime per manifestare ciò che proviamo, questo è un linguaggio universale che vale per tutti, ma i sorrisi e le lacrime, spesso, sono accompagnati da parole che dovremmo far tacere e lasciare che l’emozione esca attraverso il bambino che è in noi.