Mirko Badiale – Libri
Muoiono gli scrittori ma non muoiono i libri, l’immortalità viaggia sempre un ricordo avanti a noi.
Muoiono gli scrittori ma non muoiono i libri, l’immortalità viaggia sempre un ricordo avanti a noi.
Klaus: non sai chi sono ragazzina? Vado a passeggio con il diavolo, se ti sposti ti concederò una morte rapida!
Alla morte di mio padre è ricaduta su di me la responsabilità del tentativo di conferire all’opera forma tale da renderla pubblicabile. Mi è risultato evidente che lo sforzo inteso a presentare, in unico volume, materiali così disparati – di offrire Il Silmarillion quale è in realtà, un atto di creazione continua, la cui evoluzione è durata oltre mezzo secolo – non avrebbe che ingenerato confusione, obnubilando quanto vi è di essenziale. Ragion per cui mi sono accinto a elaborare un testo unico, scegliendo e ordinando i materiali in modo tale da attribuire loro l’aspetto di un tutto narrativo affatto coerente e privo di contraddizioni.
Nel ’68 i figli si erano ribellati ai padri. Gli studenti di tutto il mondo si erano letti i pensieri di Mao. La rivoluzione era fallita perché se li erano letti in originale con ideogrammi cinesi.
Certi “ti amo” piovono così, nel bel mezzo di un niente, come pronunciati per sciacquarsi la bocca dopo un pasto di silenzi.
Perché la lettura di un buon libro è come spogliare dolcemente la propria donna. Perché non è poi così difficile rispondere ad un sorriso con un altro sorriso. Perché basterebbe capire quanto sacrificio e sofferenza precede un attimo di felicità per poter gioire anche della felicità altrui. Perché gli altri vedono solo una piccola parte di te e pensano di conoscerti già a fondo. Perché è molto più difficile imparare a vivere, anziché lasciarsi lentamente morire.
La vita insegna più della scuola, l’esperienza più dei libri.